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Fare una buona azione per il pianeta…cercando le informazioni che ci servono!
Ad oggi, facciamo ricerche su tutto: quando abbiamo un dubbio, mentre facciamo shopping oppure per cucinare una nuova ricetta.
Ma sapevi che effettuare una ricerca su Google, sfogliare una pagina web oppure inviare una e-mail sono tutte azioni che producono CO2?
I motori di ricerca più conosciuti gestiscono enormi centri dati in tutto il mondo per darci le risposte che cerchiamo, allo stesso tempo però questi centri consumano un’enorme quantità di energia e hanno perciò un nefasto impatto ambientale.
La produzione in eccesso di CO2, conosciuta anche come anidride carbonica, comporta infatti diversi danni ambientali in quanto mette in pericolo l’esistenza dell’Ozono, uno strato gassoso presente nell’atmosfera che contribuisce a proteggere la vita sulla terra creando un filtro ai pericolosi raggi ultravioletti provenienti dal sole.
È nostro dovere rispettare la Terra e l’ambiente che la caratterizza, prima che l’atmosfera venga danneggiata in modo irreparabile. Ma cosa possiamo fare?
Possiamo utilizzare dei motori di ricerca alternativi ed ecologici che rispettano il Pianeta, contribuendo per esempio alla riforestazione e piantumazione di alberi, il tutto durante il lavoro, lo studio o il relax.
Scopriamo insieme 3 motori di ricerca ecologici, per aiutare il pianeta senza muoversi di casa e senza spendere nulla.
Prima di scoprire quali motori di ricerca ecologici esistono, devi sapere che anche Google si impegna per la sostenibilità ambientale.
Come dichiarato da Sundar Pichai, CEO di Google, il motore di ricerca si impegnerà a operare 24 ore su 24, 7 giorni su 7 senza emissioni di carbonio entro il 2030.
Inoltre, Google Cloud si impegna ad acquistare sufficiente energia rinnovabile (come l’energia eolica e solare) da coprire tutte le proprie attività.
Ecosia è un motore di ricerca tedesco che utilizza l’80% dei propri ricavi per finanziare programmi di riforestazione. Più precisamente, ogni 45 ricerche effettuate, Ecosia pianta un albero in Brasile, Australia e altri paesi colpiti da incendi. Ad oggi, ne sono stati piantati più di 60 miliardi!
Ma non solo, oltre ad aiutare l’ambiente, la loro infrastruttura cloud utilizza energia rinnovabile e il motore di ricerca non profila i suoi utenti, garantendo così una privacy maggiore a chi naviga su una sua pagina di ricerca.
Lilo è un motore di ricerca francese che per ogni ricerca effettuata genera una goccia d’acqua che può essere donata a varie associazioni ambientaliste. La goccia viene, infatti, realmente convertita in denaro nel momento in cui si decide quale progetto sociale o ambientale si desidera sostenere.
Inoltre, l’azienda compensa le proprie emissioni di carbonio effettuando investimenti in programmi per le energie rinnovabili.
Mentre Ecosia si occupa degli alberi, Ekoru è un motore di ricerca che riforesta gli oceani con le alghe migliorando notevolmente la vita di centinaia di specie marine. Le alghe sono in grado, infatti, di assorbire ben 40 volte più CO2 rispetto agli alberi.
Inoltre, questo motore di ricerca si impegna a sostenere una causa diversa ogni mese tra flora, fauna e solidarietà. In ogni caso, l’obiettivo mensile viene reso sempre visibile agli utenti così che ciascuno possa sentirsi partecipe di una più grande causa comune.
Fare una ricerca online non è mai stato così ecologico, non trovi?