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Vi siete mai chiesti come saranno i mezzi di trasporto del futuro? Sicuramente più confortevoli ed accoglienti; forse più veloci e, c’è da sperare, più ecologici; molto probabilmente senza conducente.
Proprio così: sulle nostre strade si muoveranno automobili, TIR, treni e, sopra di noi, voleranno aerei guidati da computer di bordo in grado di definire automaticamente percorso e velocità in base alle condizioni di meteo e traffico, e di regolarli costantemente durante il viaggio. Tutto ciò grazie a sofisticati sensori che rilevano l’ambiente circostante per poi trasmettere i dati ad avanzati software che decidono cosa fare.
Un futuro, questo, fatto di trasporti senza autista che non dovrebbe essere molto lontano: lo scorso gennaio il governo olandese ha dato il via ad un test di guida automatica che ha coinvolto un grande numero di veicoli quali automobili, furgoni e autobus. I primi mezzi senza conducente dovrebbero quindi essere avvistati a breve sulle strade europee, dove si muoveranno con sempre maggiore frequenza.
Tra le aziende impegnate a sperimentare questo nuovo tipo di tecnologia c’è, neanche a dirlo, Google, che già da parecchi mesi sta effettuando una nuova serie di test sul primo centinaio di prototipi della sua Google Car, l’auto intelligente senza volante né pedali che funziona grazie al costosissimo radar Lidar.
Tra le aziende automobilistiche molto interessate a fare ricerca ed investire nel settore delle auto a guida autonoma è la Ford a spiccare con il suo prototipo, la cui tecnologia è molto simile a quella impiegata da Google. Notizia recente è che Google stia pensando di appoggiarsi proprio alla Ford per la messa in produzione della sua Google Car.
Queste sono le ultime novità in fatto di trasporto privato, ma spostiamoci su altri fronti per avere una visione complessiva dello scenario attuale della guida intelligente e dell’evoluzione della tecnologia.
Per quanto riguarda i macchinari per il trasporto di materiali da costruzione, in Australia già da un paio d’anni vengono impiegati enormi dumper senza conducente. Questi giganteschi camion con cassone ribaltabile alti 8 metri sono in grado di trasportare 400 tonnellate di materiale estratto dalle miniere lungo percorsi prestabiliti fino a raggiungere i siti di lavorazione. Controllati da un computer centrale, questi dumper sono completamente autonomi ed operativi 24 ore su 24.
Nel settore dei TIR, invece, è Mercedes-Benz a fare da pioniere. Qualche mese fa la casa automobilistica tedesca ha terminato la messa a punto del suo primo modello di autotreno senza conducente. La sua avanzata dotazione tecnologica, fatta di telecamere, GPS e radar, monitora costantemente l’ambiente stradale e le condizioni del traffico e fornisce i dati rilevati al computer di bordo che imposta la guida.
Nel campo del trasporto merci via mare sono gli inglesi a tenere il timone della sperimentazione: Rolls-Royce e Blue Ocean, studio di ingegneria britannico, sono impegnati nella realizzazione di grandi navi portacontainer in grado di trasportare i loro carichi lungo mari ed oceani senza equipaggio. Grazie a telecamere, radar, GPS e computer di bordo, le navi da carico intelligenti rileveranno ed eviteranno ostacoli lungo la rotta, quali iceberg o altre imbarcazioni; è previsto un monitoraggio costante da terra da parte di operatori umani che, grazie ad un sistema di realtà virtuale, potranno intervenire sui comandi di bordo in caso di necessità.
Se, sempre in tema di trasporto merci, ci spostiamo dal mare all’aria, noteremo che è ancora Rolls-Royce a dare un notevole contributo all’innovazione tecnologica in qualità di produttore di motori: insieme a prestigiosi nomi dell’aeronautica, come Airbus, e ad aziende attive nel settore della robotica e dei droni militari, ha dato vita ad Astraea, un consorzio impegnato nella realizzazione del primo aereo commerciale pilotato da remoto. D’altronde gli aerei-robot senza pilota vengono impiegati già da parecchi anni in campo militare, con computer di bordo e supervisione da terra.
Il campo dei trasporti su rotaia è, tra tutti, forse quello più evoluto. I primi esemplari di convogli automatici risalgono infatti agli anni Sessanta: è datata 1961 l’inaugurazione della prima metropolitana di New York senza conducente, mentre nel 1962 in Canada viaggiò il primo treno merci automatico. Oggi sono soprattutto i treni della metropolitana a sfrecciare sulle rotaie in perfetta autonomia senza conducente: nel mondo sono attualmente più di 50 le ferrovie su cui viaggiano treni senza macchinista.