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App Immuni: come funziona l’app di contact tracing contro il virus?

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Nella “Fase 2” dell’emergenza per la pandemia da C0VID-19 è previsto l’utilizzo dell’App Immuni da scaricare e installare sul proprio smartphone. Non è obbligatorio, annuncia il Governo, ma è un modo per prevenire e monitorare possibili contagi nella delicata fase di ripartenza del Paese. Proviamo a capire insieme come funziona quest’app e come potrebbe aiutarci. 

Cosa fa nello specifico l’app Immuni

L’App Immuni è stata realizzata dalla Bending Spoons, una società fondata nel 2013 a Copenaghen, attualmente con sede a Milano. Questa applicazione di contact tracing potrebbe essere utilizzata per tracciare non solo il coronavirus COVID-19, ma tutte le possibili tipologie di epidemie.

App Immuni e privacy degli utenti

Una volta installata, l’app Immuni genera un codice numerico univoco ma non legato all’identità- quindi non si conoscerà nome, cognome, indirizzo, e-mail e numero di telefono – in quanto si basa sul modello decentralizzato di raccolta dati (la crittografia-generazione delle chiavi avviene direttamente sui dispositivi degli utenti e non sui server, mettendo al sicuro i dati degli utenti da eventuali attacchi di criminali informatici).
Soltanto le autorità sanitarie saranno autorizzate a trattare i dati; nemmeno la società Bending Spoons può accedervi. Quindi c’è pieno rispetto e tutela della privacy.

Come funziona il tracciamento dei contatti

L’app Immuni consente di ricostruire tutti i contatti fra le persone avuti nel recente passato. Come lo fa? Generando in automatico una lista dei codici prodotti dai telefoni delle persone che incrociamo che hanno l’app installata. La lista che arriva ai server delle autorità mediche non è accessibile a tutti ed è protetta da sistemi di crittografia. L’applicazione si collega periodicamente al sistema centrale per controllare se, fra i codici di persone che abbiamo avvicinato, qualcuno è infetto. In tal caso la persona a rischio di contagio riceve una notifica elaborata dall’app sul dispositivo stesso.
Se qualcuno poi dovesse risultare positivo al coronavirus dopo un tampone, potrà inserire il codice che gli verrà comunicato dall’operatore sanitario per far partire una notifica verso i telefoni delle persone che gli sono state vicine nei giorni precedenti. Tutto il processo avviene sempre in completo anonimato.

Due funzioni principali dell’App Immuni

Dunque l’app Immuni ha due funzionalità principali:

  • il tracciamento attraverso dei segnali Bluetooth di prossimità fra due smartphone, che permette di avvertire chi potrebbe essere stato contagiato, essendosi avvicinato a un soggetto risultato positivo
  • un diario clinico dove l’app chiede di rispondere a un questionario giornaliero sullo stato di salute. Le risposte consentono di determinare se l’utente potrebbe aver contratto il coronavirus COVID-19.

Un limite dell’App Immuni

Questo sistema di contract tracing serve a tutelare tutti noi, anche se ci sono persone, come gli anziani, che non hanno un cellulare o ne hanno uno di vecchia generazione sul quale non è possibile installare l’App. Quindi, a parte chi per libero arbitrio sceglierà di non installare l’applicazione, c’è anche una buona parte della popolazione che non ha la possibilità di farlo. Perché possa essere efficace dovrebbe essere installata e utilizzata almeno dal 60% della popolazione.

App Immuni: quando e dove scaricarla

L’app Immuni si potrà scaricare gratuitamente da Google Play Store e da Apple Store da fine maggio. Il download potrà essere effettuato senza alcun obbligo. Ricordiamo che l’app, una volta installata non raccoglie dati di geolocalizzazione e non invia notifiche né messaggi e che può essere disinstallata eliminando i dati in qualsiasi momento. In ogni caso, i dati registrati resteranno salvati fino al  31 dicembre del 2020, dopodiché saranno cancellati.