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Big Data: ecco perché sono così importanti per le aziende

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big data cosa sono

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I Big Data (o megadati) sono dati informatici di grandi dimensioni, veloci o complessi, spesso difficili o impossibili da elaborare con i metodi tradizionali. Risultano fondamentali per qualsiasi tipologia di azienda perché dalla loro analisi si possono prendere mosse strategiche e decisioni di business migliori.

Big data: cosa sono

I big data sono stati definiti da Gartner, nel 2001, come «risorse informative a elevato volume, velocità e varietà che richiedono forme di elaborazione delle informazioni economiche e innovative per potenziare la comprensione, la presa di decisioni e l’automazione dei processi». Si tratta di una raccolta di dati così estesa ed eterogenea da necessitare di sofisticati metodi statistici e informatici di elaborazione.

Il primo dispositivo di elaborazione di dati, Colossus, risale al 1943, durante la seconda guerra mondiale,  sviluppato dal governo britannico per decifrare le comunicazioni provenienti dal regime nazista.  Nel 1965 il governo americano ha creato un data center per immagazzinare dati dei cittadini,e da quel momento i sistemi di elaborazione hanno visto un incremento esponenziale. Dal 2005, inoltre, anche i social network hanno iniziato a contribuire alla crescita dei dati lasciati dagli utenti e reperibili online.

Con lo sviluppo dell’Internet Of Things (IOT), la tecnologia che massimizza la raccolta e l’utilizzo dei dati, sono state raccolte grandi quantità di dati provenienti da ogni tipo di oggetto e dispositivo. In questo modo è aumentato in maniera esponenziale il volume e la varietà dei dati raccolti, utilizzati successivamente dalle aziende per ottimizzare le proposte offerte ai consumatori.

Chi fa uso dei Big Data?

Tutte le aziende, di qualsiasi settore, fanno uso di megadati e si rivolgono a data scientist per avere un’analisi efficiente dei dati in termini di profitto. Non solo, le aziende utilizzano i big data anche per identificare casi di frode.

Grazie all’IOT le aziende riescono ad ottenere dati provenienti dai macchinari industriali, identificare un problema tecnico e risolverlo in breve tempo.

Più è grande il volume e la varietà dei big data, più funzionale risulterà la loro analisi ai fini del business.

Le 5V dei Big Data

Le caratteristiche dei big data si identificano con 5V:

  • Volume: elevata mole di dati proveniente da email, messaggi, post sui social network, transazioni commerciali, dispositivi intelligenti, apparecchiature industriali.
  • Velocità: la capacità di generare e raccogliere i dati in breve tempo
  • Varietà: i dati generati sono disponibili in tutti i tipi di formati, da quelli strutturati e numerici nei database tradizionali, ai documenti di testo non strutturati, e-mail, video, audio, dati di stock e transazioni finanziarie. Buona parte dei dati generati è non strutturata.
  • Veridicità: rappresenta la qualità dei dati. Considerando che i dati provengono da così tante fonti diverse che è difficile collegare, abbinare, pulire e trasformarli tra i sistemi e garantirne l’affidabilità e accuratezza, non sono così facili da controllare.
  • Variabilità: i flussi di dati sono imprevedibili, cambiano spesso e variano di continuo. I dati mutano a seconda del contesto in cui sono stati generati e immagazzinati.

I big data, in definitiva, rappresentano una vera sfida per tutte quelle aziende che vogliono sapere cosa fa tendenza per poi gestire i picchi di dati giornalieri, stagionali o su un evento specifico.