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Zoom Cloud Meetings: come funziona e nuovi aggiornamenti

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Come funziona Zoom Cloud Meetings

Come funziona Zoom Cloud MeetingsA seguito dei clamorosi casi di violazione della privacy, Zoom Cloud Meetings, l’app di videoconferenze molto utilizzata per meeting, webinar e chiamate di gruppo – soprattutto in questo periodo di pandemia da coronavirus – ha rilasciato un nuovo aggiornamento di sicurezza. La sua rapida crescita, infatti, non ha permesso di nascondere le fragilità della piattaforma e si sono verificati casi di hackeraggio. Ne parliamo in questo articolo.

Come funziona Zoom per videoconferenze

Zoom Meetings & Chat è uno strumento molto apprezzato soprattutto perché consente di effettuare videoconferenze anche tra un numero considerevole di partecipanti. 

Questa piattaforma è molto semplice da utilizzare. Una volta effettuato il download del programma Zoom Meetings e scelto il piano adatto alle proprie esigenze, basta selezionare la voce “Host a meeting“ o “New Meeting”. Il servizio caricherà una stanza virtuale e successivamente si potranno invitare i partecipanti attraverso una mail o un apposito link. Zoom Cloud Meetings funziona sia su computer desktop che su dispositivi mobile.

Zoom: gratis o a pagamento

Zoom videoconferenze ha una versione Basic totalmente gratuita che consente di connettersi con un massimo di 100 partecipanti, per un tempo limitato di 40 minuti.
I piani a pagamento, invece, sono due: 

  • il PRO a 13,99 euro al mese, con un GB di spazio cloud che consente la registrazione degli incontri virtuali ed elimina il limite dei 40 minuti di videoconferenza; 
  • il piano Zoom Meeting Business a 18,99 euro consente di connettersi contemporaneamente anche con 300 partecipanti e fornisce strumenti come la trascrizione simultanea delle conversazioni tra utenti.

Zoom videoconferenze: problemi di privacy

La “giovane” app ha avuto una crescita esponenziale del numero di utenti ed utilizzatori durante la pandemia da coronavirus. Impreparata ad un’ascesa così rapida, l’app si è trovata incapace di sostenere l’improvviso successo rivelando non pochi problemi di sicurezza. Presa di mira dai cybercriminali, infatti, qualche tempo fa i suoi protocolli di crittografia sono stati bypassati.

Il punto debole di Zoom

Sulla piattaforma esiste un’impostazione predefinita che consente a qualsiasi partecipante alla riunione di condividere il proprio schermo senza l’autorizzazione dell’host. Questa funzione ha causato lo Zoombombing: la pratica di interrompere videoconferenze di vario genere, con messaggi stupidi, offensivi, razzisti o addirittura pornografici.

Gli aggiornamenti per risolvere i problemi di privacy

A danno ormai fatto, per mettersi al riparo, Zoom Cloud Meetings ha introdotto una serie di aggiornamenti sulla privacy che includono il supporto per la crittografia GCES AES a 256 bit e funzionalità per mettere in sicurezza le videoconferenze. L’aggiornamento Zoom 5.0, inoltre, introduce la possibilità di segnalare un utente, abilita la funzione sala d’attesa e le password di ingresso di default.