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Confidenze 2.0: le app che svelano i segreti

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app segreti

«Al mio matrimonio l’uomo che avrei voluto sposare era tra gli invitati», «Nonostante io abbia due bei bambini, a volte penso che non vorrei mai essere diventata madre», «Prima di essere Francesca mi chiamavo Maurizio».
Quando si ha un segreto inconfessabile, ma non si ha nessuno a cui raccontarlo, è questo il momento in cui entrano in scena le app che utilizzano la comunicazione anonima.

Come funzionano? Cerchiamo di scoprirlo qui.

Whisper

Secondo il suo fondatore costituisce l’antidoto agli altri social network, in cui mostriamo sempre il nostro lato migliore e siamo alla continua ricerca di approvazioni e consensi. Whisper infatti è un’app che permette la pubblicazione di post in modo anonimo e non necessita di registrazione. Dotata delle classiche funzioni come Like, condivisioni, risposta e messaggistica privata, Whisper ha raggiunto i 10 milioni di utenti attivi nell’Aprile del 2015.

PostSecret

Il sito è nato nell’ambito di un progetto di arte interattiva nato per pubblicare online le cartoline anonime ricevute dalla redazione. Coloro che vogliono partecipare inviano una cartolina che può essere creata con le tecniche più disparate (ad esempio collage o stencil) e che è necessario contenga un segreto.
Dal 2005 la redazione di PostSecret ha ricevuto più di 500.000 cartoline.

Yik Yak

Potrebbe essere definita un mix tra Secret, Whisper e Twitter. Yik Yak, infatti, è un social network anonimo che consente di condividere aggiornamenti in un news feed in stile Twitter, che saranno visibili alle persone della propria rete che si trovano entro un raggio di circa due chilometri.
Caratteristiche imprescindibili di questo social network sono i messaggi lunghi al massimo 200 caratteri, e utenti sempre anonimi e geo-localizzati.

Il comune denominatore di questi social network di nuova generazione è l’anonimato, caratteristica che può avere una doppia valenza. Se da un lato permette agli utenti di esprimersi in modo libero comunicando al mondo quello che non avrebbero mai avuto il coraggio di dire, dall’altro lato, il fatto di giocare a carte coperte, rende alcuni utilizzatori liberi di effettuare gesti di cyber-bullismo o gossip insensato senza che nessuno conosca la loro identità.

Come non citare a tal proposito Secret, un’app che non è più attiva ma merita la nostra attenzione. Sviluppata da due ex di Google, permetteva di inviare testi o immagini in modo anonimo ai contatti della propria rubrica, senza che il destinatario conoscesse l’identità del mittente. Purtroppo questo social network che sembrava avere un futuro promettente ha chiuso i battenti perché, a detta dell’amministratore, il progetto non rappresentava più la vision iniziale, ma era diventato un terreno fertile per il cyber-bullismo. Questo social network è stato utilizzato da 15 milioni di utenti e ha ottenuto ben 35 milioni di dollari di finanziamenti, ormai da riconsegnare agli investitori.

Esistono, dunque, moltissimi casi in cui conoscere l’identità dell’autore di un messaggio potrebbe essere molto utile, come dimostra l’inquietante cartolina inviata a PostSecret con la foto satellitare di una località non ben definita insieme a una frase che recita: Ho detto che mi aveva scaricato, ma a dire il vero l’ho scaricata io (il suo corpo)….sarà forse la confessione di un assassino?