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Impazzano sul web i CryptoKitties, i nuovi e coloratissimi gattini virtuali che si acquistano sulla blockchain di Ethereum attraverso la criptovaluta del sistema, gli Ether.
I felini fatti di pixel sono stati lanciati sul mercato da Axion Zen, un’azienda tecnologica con sede canadese a Vancouver e a San Francisco (Usa), che in pochi mesi sta creando un giro d’affari che vale milioni di dollari. Sono infatti tanti gli amanti dei gatti che non hanno perso tempo e hanno cominciato con entusiasmo a comprare, nutrire, crescere, collezionare gli esemplari più rari e decidere di far accoppiare tra loro i CryptoKitties.
Ognuno dei micetti virtuali acquistabili su Ethereum ha infatti delle caratteristiche particolari da tramandare alle nuove generazioni, per far salire ancora di più alle stelle il loro valore ed accrescere il prestigio del singolo esemplare. Oggi una generazione zero di un gatto con caratteristiche tipiche del giaguaro è scambiata per circa 23mila dollari e un “Genesis Cat” vale anche fino a 100mila dollari.
Il funzionamento dei CryptoKitties è molto simile alle carte dei Pokémon in versione digitale, con la differenza che le vendite avvengono direttamente tramite “smart contract” e le transazioni si concretizzano con gli Ether, criptovaluta simile ai Bitcoin che sta riscuotendo negli ultimi mesi particolare successo. Per acquistare il proprio gattino è infatti sufficiente depositare il denaro nel proprio wallet digitale ed entrare nel sito del gioco, dove creare un account e iniziare subito a scegliere il felino, accedendo all’apposito MarketPlace dei CryptoKitties. In alternativa si può scegliere anche di prendere parte a un’asta per accaparrarsi i CryptoKitties messi in vendita dagli altri utenti.
Una volta acquistato il gatto virtuale, come avveniva negli anni ’90 con i Tamagotchi, si potrà infatti iniziare dandogli un nome e condividere con gli altri utenti le sue particolarità (il colore, la generazione e ogni sua caratteristica) come avviene per un normale “animale da compagnia”.
Il successo di CryptoKitties è stato chiaro sin da subito: soltanto nella prima settimana le transazioni in attesa di certificazione sono arrivate ad essere nello stesso momento anche 100mila. I gattini digitali stanno rappresentando oggi l’11,8% delle transazioni totali del network ma per non far salire ancora di più il valore alle stelle, gli ideatori sono stati costretti a raddoppiare la “tassa di nascita” dei nuovi gattini, senza frenare per questo la loro crescita esponenziale.
Cryptokitties è sicuramente la prova tangibile che è possibile creare un commercio internazionale di portata enorme, totalmente gestito con denaro virtuale. Sulla piattaforma si vendono infatti solamente beni digitali attraverso risorse reali, generando un mercato globale online finora mai nemmeno immaginato. Gli esemplari più rari dei gatti digitali più famosi del web sono anche illustrati in siti nati ad hoc come Cryptokittydex che aiuta gli utenti a navigare tra le specie più ricercate e fare l’investimento migliore. Con quest’invenzione ci sono ottime possibilità affinché la seconda criptovaluta mondiale, l’Ether, possa presto superare il successo dei Bitcoin. Staremo a vedere.