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Ecco i postini e i tassisti del futuro: i droni

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Siamo già abituati a vedere sfrecciare nei nostri cieli questi nuovi apparecchi tecnologici che ci regalano panoramiche e punti di vista che finora erano inaccessibili ai nostri occhi. I droni fanno infatti ormai parte della nostra vita grazie ai loro mille impieghi, che vanno dall’edilizia alla sicurezza (si pensi ai droni che spengono gli incendi), passando per il cinema e la televisione. E pensare che fino a qualche anno fa solo nei migliori film di fantascienza avevamo intravisto però la possibilità di mettere il naso all’insù e vedere il cielo trafficato da droni e auto volanti. ma nei prossimi cinque anni questo scenario potrebbe diventare realtà.

Droni per il trasporto aereo urbano: l’idea di Uber

La  Nasa e Uber stanno studiando già da tempo diversi piani per il trasporto aereo urbano e i nostri cieli saranno a breve sorvolati anche da postini e tassisti avveniristici. “Non credo che le chiameremo macchine volanti”, anche se è più o meno quello di cui stiamo parlando, ha detto Jeff Holden, Chief product officer del  colosso del ride-sharing Uber, durante la presentazione ufficiale di Uber Air a Los Angeles. Il futuro della mobilità urbana passerà ancora una volta dai droni, in particolare dai eVtol – Electric Vertical Takeoff and Landing – che sono dei nuovi veicoli elettrici a decollo e atterraggio verticale che proprio il team di Holden  sta mettendo a punto.

Come i droni cambieranno le nostre abitudini

In una città come Los Angeles – ha continuato Holden – le persone trascorrono due settimane l’anno in mezzo al traffico. Ci siamo abituati ad accettare questa congestione estrema con tutto quello che ne consegue in termini di emissioni di gas serra e impatto ambientale”. I primi test dovrebbero iniziare nel 2020 proprio in città come Los Angeles, Dallas e a seguire Dubai, aprendo così la strada entro il 2023 ai primi voli commerciali. Per salire su questi droni basterà indicare, tramite l’app Uber Air Network, la propria destinazione finale e aspettare la vettura Uber che ci porterà al più vicino skyport per salire a bordo del drone eVtol.

Le ricerche  sul traffico aereo della NASA

Anche la Nasa sta portando avanti varie ricerche sul traffico aereo, concentrando il suo lavoro su tre punti chiave: la sicurezza, lo studio della propulsione elettrica e lo sviluppo di piccoli aeroporti per i mezzi a decollo verticale. In collaborazione con l’Aviazione Federale degli Stati Uniti si stanno stabilendo anche le regole della nuova mobilità aerea urbana, ma prima che un drone ci consegnerà direttamente a casa un pacco, ci sarà da aspettare ancora un po’ di tempo. 

Evoluzione e futuro impiego dei droni

La tecnologia dei droni è ormai partita e non si fermerà – ha detto Luciano Castro, Presidente di Roma Drone – e dobbiamo immaginare i cieli sempre più affollati, anche per il trasporto di sangue e organi. Quelli che usiamo oggi – ha aggiunto Castro – sono piccoli mezzi ma dobbiamo immaginare un’evoluzione: i droni taxi saranno mezzi più grandi e pesanti, probabilmente simili agli elicotteri, che potrebbero essere a guida autonoma o pilotati da remoto”. Proprio sull’evoluzione dei droni, va ricordato che la Nasa ha reso disponibili i dati tecnici del suo velivolo sperimentale a propulsione elettrica, l’X-57 Maxwell, e questa tecnologia cambierà sicuramente il nostro modo di muoverci e di vivere nel quotidiano. 

(Credit photo: evtol.news)

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