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In principio era un unico pulsante, “mi piace” o “like” per gli anglofoni. Poi, dopo che lo stesso Mark Zuckerberg, fondatore e Ceo di Facebook, ha iniziato a esternare qualche perplessità riguardo all’adeguatezza di un unico bottone per esprimere un ampio raggio di possibili emozioni – o meglio, di reazioni – a Menlo Park è cominciata la ricerca di un’alternativa.
Nasce così l’idea delle Reactions, messa a punto dopo l’iniziale ipotesi di affiancare al “mi piace” un pulsante “non mi piace”, testato nel novembre 2015 e poi scartato perché considerato troppo negativo.
Le Reactions che secondo le prime indiscrezioni appariranno a breve accanto al caratteristico pollice alzato, dovrebbero essere sei emoji (Love, Haha, Yay, Wow, Sad, Angry) corrispondenti a diversi stati d’animo come amore, risate, entusiasmo, stupore, tristezza, rabbia. Non una vera e propria alternativa al “mi piace”, dunque, ma un potenziamento che offre agli utenti la possibilità di esprimere con più precisione le proprie reazioni a un post in un solo click.
Il cambiamento nelle interazioni potrebbe essere epocale (secondo Bloomberg, il primo a diffondere le indiscrezioni sulle Reactions, sarà come giocare con la ricetta segreta della Coca Cola), anche se l’uso delle emoticons è già molto diffuso come risposta sintetica a un post o a un commento.
Tuttavia, per capire davvero se gli utenti di Facebook gradiranno questa evoluzione del pulsante “like” bisogna attendere l’imminente conclusione della fase sperimentale delle Reactions avviata dall’azienda di Menlo Park negli Stati Uniti, in Giappone e in alcuni paesi europei come Irlanda, Spagna e Portogallo. Salvo problemi tecnici o imprevisti, la diffusione in tutti gli altri paesi, Italia compresa, dovrebbe ricevere il via libera in pochi giorni.
L’unica certezza, per il momento, è che Facebook non smette di crescere, come mostrato dai risultati dell’ultimo trimestre del 2015. I ricavi per tutto lo scorso anno sarebbero del 44% superiori rispetto al 2014. Un trend molto positivo, dunque, che non si spiega solo con l’introduzione sul social network di pubblicità mobile per invogliare all’utilizzo di altre applicazioni.
L’azienda di Mark Zuckenberg, infatti, ha dimostrato una gran voglia di evolversi e migliorarsi continuamente per soddisfare ancora di più la sua comunità di utenti. E questa attenzione per la community del social network più diffuso al mondo, confermata dall’introduzione delle emoji Reactions, finora è stata senza dubbio premiata.