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Non è (più) solo il mondo dei giovani. Quella dei genitori sui social network è una tendenza molto attuale, ma i figli non sempre sono felici di vedere foto, video, post o commenti di mamma e papà su Facebook o su altri social. Per alcuni diventa addirittura motivo di lite o di allontanamento. Ma perché accade? Ne parliamo in questo articolo.
È risaputo da tempo che i social possono influenzare le relazioni reali, quelle faccia a faccia. E spesso sono proprio gli adulti a preferire i social per mantenere i rapporti con amici,colleghi e conoscenti e anche con i parenti. Questo, però, a lungo andare può finire col mettere a rischio i rapporti con i figli. Lo rivela la ricerca Kaspersky Lab, secondo la quale il 21% dei genitori intervistati ammette che le relazioni con i figli si sono incrinate a causa dei loro comportamenti sui social network. Ma perché?
Molti ragazzi non vedono di buon occhio la presenza dei genitori sui social network, un “ambiente” virtuale in cui un tempo credevano di potersi rifugiare lontano dagli occhi di mamma e papà.
I genitori, però, ben presto sono diventati grandi utilizzatori di Facebook e simili: commentano status, mettono like, pubblicano foto e video. E non di rado i protagonisti di questo materiale sono proprio loro, i figli, che si ritrovano condivise sui social media informazioni personali a loro insaputa. In barba alla privacy. Ad esempio accade che un genitore può trovare piacevole condividere con gli altri i momenti passati, o recenti, condivisi con i propri figli. C’è chi addirittura pubblica sui social ogni singolo momento. Ma non bisogna esagerare: è opportuno limitare ciò che si posta e chiedere sempre il permesso al soggetto interessato, anche se si tratta del proprio figlio.
Il rapporto genitori e social network è ancora un tasto dolente per molti figli, soprattutto quando il genitore ha il “post facile”. Anche se fatto con le migliori intenzioni, postare troppe informazioni, oltre a violare la privacy dei figli, può perfino metterli a rischio. La rete, infatti, è piena di persone delle quali non ci si può fidare.
Da uno studio condotto dalla Microsoft, il 66% dei ragazzi intervistati afferma di essere stato vittima di almeno un rischio online causato proprio da questo eccesso di esposizione sui social media.
Ci sono poi i genitori più apprensivi che utilizzano i social per controllare i propri figli: dalle amicizie alle informazioni condivise. Secondo un’indagine condotta da TRUSTe e Lightspeed Research su 2.000 genitori e figli sarebbe il 72% dei genitori ad operare questo controllo. Ma è anche vero che l’80% dei figli “controllati” ammette di nascondere volontariamente delle informazioni (in particolare a mamma e papà).
La conseguenza di questi atteggiamenti è, spesso, la nascita di liti tra figli e genitori proprio a causa dei social network. Eppure la soluzione è piuttosto semplice: informazione e dialogo. Comprendere l’importanza della privacy e della prudenza online è la chiave per restare “amici” anche sui social.