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Gestire tutta casa standosene comodamente seduti sul divano in salotto: con Google Home ora è possibile. Nel corso dell’ultima conferenza degli sviluppatori a Mountain View, di fronte a ben 7 mila persone riunite nell’Anfiteatro Shoreline, Big G ha presentato Home, il suo primo assistente virtuale.
Pensato per la zona living, Home è la risposta “domotica” di Google all’omologo lanciato da un altro big della tecnologia, Echo di Amazon.
Si presenta come un dispositivo a forma cilindrica, senza tasti ma con cavo elettrico. Home funziona, perciò, attaccato alla presa di corrente, quindi non è trasportabile da una parte all’altra della casa, ma è connesso ad un sistema di speaker che gli permette di “essere presente” in più stanze allo stesso tempo – il che, a detta del CEO di Big G, Sundar Pichai, lo rende molto più potente.
Dal nome decisamente evocativo, Home cambia canale della TV, accende le luci, attiva la musica ed esegue ricerche – come dubitarne? – sul motore di ricerca di Google. E fa tutto questo grazie al comando vocale.
Forte del grande numero di ricerche vocali negli USA (un quinto del totale), Google ha pensato bene di far funzionare Home proprio con la voce, grazie all’integrazione con la piattaforma software Google Assistant, annunciata da Pichai nel corso della conferenza (Assistant sarà presto integrata anche in smartphone, smartwatch e nella Google Car).
Gli utenti potranno, perciò, interagire con Home rivolgendogli domande anche complesse: richieste di informazioni o di acquisto di beni. Home sarà in grado di capire.
Essendo un dispositivo “intelligente”, analizzerà il contesto e lo memorizzerà per rispondere in modo ancora più preciso alle domande successive.
Una delle funzioni principali del dispositivo è, dunque, proprio la possibilità di interrogare Google, il motore di ricerca, e facilitare come non mai le normali attività quotidiane degli utenti.
Basterà chiedere a Home e lui cercherà su Google informazioni su un volo e comprerà il biglietto, imposterà la sveglia, farà la lista della spesa e prenoterà il ristorante, proprio come un maggiordomo.
Sarà disponibile a fine anno.
Leggi anche il nostro articolo sulla ricerca vocale Google.
(Video – Mente Digitale)