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Con oltre un miliardo di utenti attivi mensili, Instagram è tra i social network più diffusi del pianeta. Soltanto in Italia sono più di 25 milioni i profili registrati, a testimonianza della forte ascesa di un social che ha sbaragliato la concorrenza. L’accessibilità ad ogni fascia di età, con una versione Kids in arrivo per gli under 13, potrebbe celare una serie di rischi, primo fra tutti il bullismo, con l’hate speech che si rivela una piaga spiacevole per una generazione fortemente tecnologica e digitale. Ma cosa fa Instagram contro il bullismo? Scopriamo gli strumenti messi a disposizione per contrastare il problema.
Il rapporto bullismo-Instagram non è certo dei più lusinghieri. Già nel 2019 questo social si presentava come il più colpito dal fenomeno del cyberbullismo.
Un monitoraggio di ReputationUp rivelò allora come i casi di bullismo fossero già del 42%. L’anno prima, tuttavia, con il ricorso al Machine Learning la sicurezza di Instagram era cresciuta.Questi filtri sono stati in grado di rilevare in autonomia commenti e foto inappropriati, inoltre hanno scansionato le immagini postate su Instagram per rintracciare eventuali casi di bullismo. Infine i post sono stati inviati ai moderatori della community per una revisione.
Nel 2019, invece, agli stessi utenti è stata concessa la possibilità di diventare moderatori. A loro è stata infatti dato modo di silenziare gli altri, scorrendo verso sinistra con un commento nella sezione Privacy delle impostazioni o sul profilo dell’account da fermare. Una volta silenziato, l’account in questione non ha più modo di commentare i post dell’utente e non risulta visibile agli altri.
L’ultima novità in materia di sicurezza e contrasto al bullismo è giunta nell’aprile 2021. A inizio primavera Instagram ha lanciato un nuovo strumento all’interno della sezione dei messaggi diretti, un filtro automatizzato che esclude dalla propria casella di posta i messaggi contenenti frasi ed emoji offensive.
Ma cosa cambia? Rispetto agli strumenti più datati, stavolta il social di Adam Mosseri è intervenuto nella sfera privata e non solo in quella pubblica. La novità giunge a pochi mesi di distanza dall’annuncio di febbraio, quando Instagram aveva reso noto che avrebbe iniziato a disabilitare gli account degli utenti avvezzi all’uso di messaggi con insulti e molestie.
La funzionalità dedicata ai messaggi diretti può essere abilitata o disattivata nella sezione “Parole nascoste”. Se abilitata, fa finire i messaggi in una cartella a parte, al pari dello spam. In arrivo c’è inoltre la possibilità di bloccare definitivamente un utente sgradito. Una volta fatto, anche gli eventuali account aggiuntivi aperti da questa persona verranno automaticamente bloccati.
“Comprendiamo l’impatto che i contenuti offensivi, che siano razzisti, sessisti, omofobi o qualsiasi altro tipo di abuso, possono avere sulle persone. Nessuno – si legge nella nota diffusa per introdurre le ultime novità – dovrebbe provarlo su Instagram. Ma combattere gli abusi è una sfida complessa e non c’è un solo passo che possiamo fare per eliminarli completamente”.
Basteranno questi nuovi strumenti, alla luce anche delle nuove funzionalità (come i messaggi audio) in arrivo, a fungere da deterrente al bullismo su Instagram?