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Qual è il metodo migliore per scovare le fake news generate in maniera artificiale, o la disinformazione che circola in rete? Semplice: quello di imparare a scriverle. Si chiama Gover ed è un progetto dell’università di Washington in grado di redigere perfetti articoli di giornale contenenti notizie false. L’obiettivo è quello di essere in grado di riconoscerle meglio. Ma presenta anche alcuni rischi…
l sistema Grover è stato implementato dall’Università di Washington e dall’istituto Allen, e nasce sostanzialmente da un database, creato mettendo insieme oltre 5000 testi pubblicati su diversi quotidiani tra il 2016 e marzo 2019.
Grover non ha fatto altro che rilevarne le frasi più frequenti, i contesti e lo stile di pubblicazione. Una volta apprese queste informazioni le ha applicate ai propri articoli, facendo ogni volta delle contro-verifiche per migliorare gradualmente il proprio stile di scrittura.
Il funzionamento di questa intelligenza artificiale può essere testato da chiunque. Basta accedere al sito ufficiale di Grover inserendo data, autore dell’articolo e tema e avviare il sistema. Dopo appena 10 secondi comparirà il testo.
Il sistema Grover presenta ovviamente anche dei limiti. Ad esempio, inserendo il nome di un autore, non può sapere quale siano le sue specializzazioni e competenze, però può comunque apprenderlo. E più informazioni riceve, migliori saranno le sue performance.
Proprio perché ha imparato a redigere delle perfette fake news, Grove è anche in grado di riconoscere quelle scritte da altri e presenti in rete. Il sistema di intelligenza artificiale individua i punti deboli presenti in questo tipo di notizie.
Se finisse nelle mani sbagliate, Grover potrebbe essere utilizzato per creare fake news da diffondere in rete (e non per individuarle). I ricercatori, però, rassicurano su questo aspetto, precisando che questo tipo di intelligenza artificiale non sarà a disposizione di tutti. Inoltre i possibili benefici che potrebbero derivare dal suo utilizzo sono superiori ai rischi.
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