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Finalmente c’è qualcuno che, oltre a produrre smartphone e sfornarne modelli sempre più performanti, pensa anche a… come fare per disintossicarsi dal loro uso ossessivo! Proprio così: in un’era in cui lo sviluppo tecnologico non accenna ad arrestarsi e la digitalizzazione di ogni attività, procedura e dispositivo produce risultati sempre più stupefacenti in termini di rapidità di esecuzione ed accesso alle informazioni, sembra proprio giunto il momento di staccare la spina – o staccare la batteria, che dir si voglia.
Essere costantemente iperconnessi ha i suoi vantaggi, questo è indubbio, ma sono molti anche gli inconvenienti cui un tale status dà luogo in termini di “assenza-in-presenza”, isolamento e alienazione – soprattutto di chi fa uso assiduo dei device mobili, da cui è praticamente impossibile separarsi!
All’incirca da queste osservazioni devono esser partiti gli ideatori di DistractaGone, una cassaforte progettata per riporre “forzatamente” lo smartphone e tentare di ridurre così… la condizione di schiavitù in cui versano i suoi proprietari! DistractaGone è proprio questo, una mini cassaforte a tempo per i maniaci del cellulare: per guarire dalla dipendenza digitale, basta mettere il proprio dispositivo al suo interno e impostare la durata della chiusura. Per un lasso di tempo stabilito, dunque, l’accesso allo smartphone e la sua consultazione compulsiva saranno negati.
Certo, nel caso in cui si svolga un’attività in cui sia richiesta continua reperibilità oppure sia necessario accedere alla posta elettronica e ai social network per urgenze e monitoraggi, la mini-cassaforte a tempo serve a poco.
In alcune circostanze, infatti – come quando si è in compagnia di amici, a tavola oppure seduti a conversare amabilmente sul divano – non c’è niente di più sgradevole che vedere qualcuno afferrare il proprio smartphone ed immergersi nel suo display, isolandosi completamente da tutto e da tutti. Una lezione autoimposta di rispetto e buona educazione, in casi come questi, si rende davvero necessaria!
DistractaGone è, insomma, un apparecchio utile per tutta la famiglia: non a caso, le sue dimensioni sono state progettate in modo da contenere fino a 4 smartphone!
La cassaforte per il digital detox è in attesa di finanziamenti, ma sembra già destinata solidamente alla produzione: i suoi inventori hanno avviato una campagna di crowdfunding su Kickstarter con l’obiettivo di raccogliere 40.000 euro, e ne hanno già ricavati quasi la metà!
In alternativa alla cassaforte, si può ricorrere anche all’utilizzo di App per curare la dipendenza da smartphone.