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Per un non madrelingua inglese, anche se molto esperto, la conoscenza dell’idioma britannico non sarà mai perfetta: lacune riguardanti sfumature semantiche e specificità lessicali ci saranno sempre, pur parlando e scrivendo correntemente in inglese da anni. Questo, soprattutto per un professionista che deve produrre contenuti scritti destinati ad interlocutori di valore in contesti importanti, può rappresentare un ostacolo non irrilevante: come colmare dunque un simile gap ricorrendo ad un aiuto più fidato del semplice traduttore di Google o delle App per tradurre voci e testi?
La soluzione è la creazione di un team di ragazzi siciliani, tutti under 35: Ludwig, il primo software in grado di fornire a chi deve scrivere testi in inglese traduzioni finalmente buone e affidabili, perché contestualizzate. È davvero possibile per un software fare questo? Sì, se si tratta di un motore di ricerca linguistico. Ludwig, infatti, è una specie di “dizionario interattivo” che fornisce in real time, data una frase di partenza, esempi di proposizioni simili con cui confrontarla tratte da fonti autorevoli: chi c’è di più attendibile in fatto di scrittura in inglese della BBC o del New Yorker, del Guardian o del New York Times?
Scopriamo allora come funziona Ludwig, perché si chiama così e come è nato. Il database di esempi cui il programma attinge, innanzitutto, è composto da milioni di frasi e, negli intenti del suo ideatore, il 33enne ricercatore del MIT di Boston Antonio Rotolo, è destinato a crescere ulteriormente. L’obiettivo di Ludwig è, infatti, mettere tutti gli English speaker sullo stesso piano, “abbattere la Torre di Babele” e permettere a chiunque di comunicare in inglese, la lingua del mondo, al medesimo livello. Non a caso il nome del software è lo stesso di Wittgenstein, filosofo del linguaggio la cui massima “I limiti del mio linguaggio sono i limiti del mio mondo” ha ispirato Rotolo e i suoi compagni di team.
Illuminato dalla sua idea, Rotolo torna in Sicilia e la condivide con Roberta Pellegrino e Federico Papa, che non ci pensano due volte a unirsi all’amico per dare forma concreta al suo progetto. È così che nasce Ludwig, vincitore del premio Working Capital di Telecom Italia. Alla sua realizzazione hanno partecipato anche Francesco Giacalone, Antonino Randazzo, Francesco Aronica e Salvatore Monello. Un team creativo tutto siciliano, dunque, quello di Ludwig, ma dalla spiccata vocazione internazionale: si tratta di ragazzi continuamente in viaggio, per studio e per lavoro, felici di dar vita ad una nuova realtà imprenditoriale in Sicilia, ma disposti a spostarsi ancora per realizzare le loro idee.
Il sito di Ludwig, nato con l’obiettivo di consentire a tutti di scrivere autonomamente in inglese, conta oggi utenti provenienti da 120 paesi nel mondo ed è a tutti gli effetti pronto per arrivare ad 1 milione di accessi al mese. Non ci resta che provarlo, allora: let’s go!
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