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È sempre più facile per i bambini accedere a internet: dal portatile di casa, dallo smartphone di mamma e papà o dal tablet; spesso, ne hanno anche uno personale.
Ma non solo. Internet è arrivato anche tra i banchi di scuola: ad esempio navigando su Google, maestre e alunni possono trovare insieme spunti interessanti per le loro ricerche scolastiche elementari.
Ma allora, come poter difendere i più piccoli dai rischi cui vanno incontro in rete, avvalendosi solo dei motori di ricerca più affidabili per i bambini?
Qwant è un famoso motore di ricerca franco-tedesco nato nel 2013. Un paio d’anni dopo il lancio, ha sviluppato la versione dedicata ai più piccoli, Qwant Junior. Il portale si presenta con un’interfaccia molto semplice e intuitiva, con la presenza di un form di ricerca in prima pagina. È possibile anche selezionare il Paese su cui effettuare la ricerca e la lingua nella quale si vogliono leggere i risultati. Sono inoltre presenti alcune sezioni di approfondimento. Queste pagine rendono Qwant Junior molto utile per i bambini che, già dagli ultimi anni delle elementari, abbiano necessità di informarsi su quello che avviene nel mondo. Le sezioni disponibili, oltre alla pura e semplice ricerca, sono:
Ognuna include una selezione di contenuti specifici. La ricerca, invece, si divide in risultati web, immagini, video ed educazione (link selezionati solo da determinati siti). Il valore aggiunto di Qwant Junior è lo stesso della versione più nota di Qwant: rendersi pienamente affidabile dal punto di vista della privacy, facendosi promotore di una tutela assoluta. A riguardo, Qwant ha pubblicato la Carta etica Qwant Junior, per rassicurare i genitori circa l’utilizzo dei dati dei propri figli, schierandosi come marchio affidabile.
Anche il più famoso motore di ricerca al mondo non poteva non prevedere un sistema di ricerca adatto ai minori. Si chiama Google SafeSearch ed è una funzionalità che permette di filtrare con facilità contenuti espliciti nei risultati. Non è quindi specificamente progettato per bambini, ma rappresenta soprattutto un filtro automatico che protegge gli utenti, ad esempio, dai contenuti sessualmente espliciti e dalle immagini di violenza. Come dichiarato da Google, la funzione SafeSearch non è precisa al 100% ed è per questo che ad essa si affianca l’app di Google Family Link.
Family consente ai genitori un maggior controllo sull’utilizzo che il bambino fa di smartphone e tablet. Oltre alla gestione del motore di ricerca, è possibile infatti monitorare i tempi di utilizzo, consentire o bloccare un’app e altro ancora. Quello che rimane nebuloso, però, è il tipo di filtro dei risultati che, purtroppo, rimane sicuro ma non infallibile. Su Google, sicurezza bambini e possibilità di effettuare ricerche approfondite vanno comunque di pari passo.
Kiddle sfrutta le potenzialità di Google SafeSearch con il più grande strumento in nostro possesso: l’essere umano. Ebbene sì, dietro ai risultati di ricerca di Kiddle c’è una squadra di editor che selezionano, confermano e cestinano manualmente siti e pagine per i bambini. Secondo il marchio, i risultati di questa cernita redazionale sono inclusi nelle prime tre pagine dei risultati di ricerca. Dalla quarta, invece, trovano spazio siti e pagine selezionati manualmente, ma non necessariamente provenienti da fonti pensate per i bambini. Infine,dall’ottava pagina in poi i risultati sono quelli filtrati esclusivamente dal sistema di Google SafeSearch. Un altro portale simile a Google? KidRex, che a sua volta sfrutta la funzione Google SafeSearch.
Oggi i bambini navigano su internet non soltanto per curiosità personale, ma anche grazie all’attività scolastica, per esempio per completare una ricerca per la scuola elementare. Tra i motori di ricerca per ragazzi, un posto speciale spetta a Ricerche Maestre, un sito amatoriale e affidabile gestito da professionisti dell’educazione: il posto perfetto, con contenuti adatti alla scuola elementare e ai bambini dai 3 ai 14 anni.
Per chiudere questa rassegna di motori di ricerca sicuri non va dimenticato Nocchiero, motore di ricerca per più piccoli. La ricerca avviene esclusivamente nei siti selezionati e catalogati come adatti e di interesse per bambini e ragazzi, ed esclude risultati meno pertinenti come siti per adulti, portali e collegamenti sponsorizzati. Gli indirizzi restituiti dalla ricerca provengono dalle Directory di Google, selezionati e catalogati da DMOZ Open Directory Project, la più grande directory del Web, curata da un team di editor volontari. Anche in questo caso, l’aiuto umano sembra essere insostituibile.
Una volta scelto il nuovo motore di ricerca per bambini, è bene sostituirlo – specialmente se parliamo di un tablet o di un computer di proprietà del bambino in questione – a quello predefinito. Mentre sul web è già possibile trovare specifici siti per bambini di scuola elementare, curati spesso da maestre e ricchi di materiale didattico, non esiste ancora un vero e proprio Google per bambini (anche se abbiamo visto che il motore di ricerca di Mountain View ha una sua opzione per i minori). Sostituire il motore di ricerca nelle impostazioni del browser in uso è il primo passo per avvicinarsi all’obiettivo.
Una volta fatto questo, buona navigazione in sicurezza!