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Nadine è un robot umanoide. Per l’esattezza è il robot più umano al mondo ed è stata progettata presso la Nanyang Technological Università di Singapore dove, essendo specializzata in accoglienza di visitatori, presta servizio come receptionist.
La sua ideatrice, la ricercatrice Nadia Thalmann, racconta che per trasformare un computer in un essere in grado di interagire con gli altri esseri umani sono stati necessari anni di studi in robotica, ingegneria, informatica, linguistica, psicologia ed altre materie ancora.
Nadine somiglia davvero ad un essere umano, ha una pelle morbida e un caschetto castano, le sue sembianze sono infatti molto simili a quelle della alla sua ideatrice, la stessa Nadia Thalmann che ci spiega come Nadine possa interagire con gli esseri umani sorridendo, parlando, stringendo le mani e memorizzando dialoghi e dettagli.
Nadine è dotata di una propria personalità ed è in grado di avere stati d’animo diversi a seconda del tipo di conversazione affrontata, apprende dall’esperienza e risponde in modo autonomo con gli interlocutori. Al contrario dei normali robot, Nadine può provare emozioni e sentimenti a seconda delle situazioni riuscendo anche ad operare delle distinzioni. Quello che la rende ancora diversa dagli altri robot è però il suo scopo: mentre la maggior parte dei robot supporta gli esseri umani nello svolgimento di compiti gravosi, Nadine è stata creata per un utilizzo di supporto sociale.
Grazie a queste sue uniche caratteristiche il robot Nadine potrebbe in un futuro non così lontano intraprendere nuovi lavori ed essere utilizzata non solo come assistente personale, segretaria o baby sitter, ma come un vero e proprio strumento di compagnia, per il trattamento di persone affette da patologie, come la demenza senile o l’autismo.
Negli ultimi decenni la robotica ha fatto passi da gigante. Infatti oggi i robot sono ampiamente utilizzati a supporto delle attività umane, nel campo della logistica e della produzione, ma anche nel campo nella medicina e della sicurezza pubblica. Il continuo invecchiamento della popolazione e la contrazione della forza lavoro aprono però nuovi scenari, in cui i robot potranno iniziare ad essere commercializzati per un utilizzo sociale e di compagnia per bambini, anziani e nel campo sanitario sostituendo mansioni comunemente svolte da esseri umani e irrompendo nelle nostre case.
Con la creazione di Nadine, sembra sempre più vicino il giorno in cui un umano potrà sposare un robot!
Fonte immagine: notonlyhitech.it