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Negli ultimi mesi si sente sempre più spesso parlare di criptovalute NFT o Non Fungible Token. Di cosa si tratta e come funzionano? Scopriamolo insieme in questo articolo.
Un Non Fungible Token, detto più comunemente NFT, è un token crittografico unico (“non fungibile”, appunto) e non intercambiabile. Gli NFT possono essere utilizzati in associazione a file digitali facilmente riproducibili come foto, video e file audio per renderli unici. Si potrebbe quindi accomunare l’NFT a una sorta di certificato di autenticità. Grazia alla tecnologia blockchain, il token NFT stabilisce una prova verificata dell’autore di un determinato file. La definizione di Non Fungible Token è, in breve, questa: si tratta di un certificato di autenticità per i file digitali.
Data questa loro caratteristica peculiare, gli NFT sono utilizzati specialmente per certificare l’autenticità e l’unicità di oggetti collezionabili, ma anche di opere d’arte. Gli NFT, infatti, sono diventati famosi nel 2017 con i CryptoKitties, dei gatti digitali scambiabili come oggetti da collezione e non riproducibili.
A marzo 2021 la famosa casa d’asta Christie’s ha esordito nel mondo della Crypto Art con una battuta di quasi 70 milioni di dollari. L’opera digitale di Beeple si chiama “The Last 5000 Days” e si tratta di un gigantesco file JPG, in sostanza un enorme collage di immagini digitali. È un esordio mai immaginato prima, per una tecnologia che rappresenta la nuova frontiera dell’acquisto di opere d’arte digitali. Proprio come per l’acquisto di opere d’arte fisiche, anche per le opere digitali occorre un certificato di autenticità, cosa che è possibile fare appunto grazie ai Non Fungible Token. Si apre quindi una nuova era per la Crypto Art.
Sempre battuto all’asta da Christie’s, è stato l’emblematico caso di Emily Ratajkowski che ha messo in vendita la sua prima opera certificata NFT. “Buying Myself Back: A Model for Redistribution” è il titolo dell’opera che vede ritratta la modella nella sua casa di New York con, alle spalle, un suo post di Instagram. Il messaggio dell’opera concettuale è chiaro: in un mondo in cui tutti si appropriano di materiale altrui, quella di Emily Ratajkowski è una precisa presa di posizione.