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Se siete amanti dei cinguettii, qualche giorno fa avrete sicuramente notato tra i Trending Topic italiani l’hashtag #jobfair: per la seconda volta in due anni domanda e offerta di lavoro si sono incontrati su Twitter.
Giovedì 19 maggio si è svolta la #JobFair 2016, la fiera promossa in tutta Europa dal social network che cinguetta per cercare lavoro su Twitter in tempo reale (la prima edizione, il 24 febbraio 2015, si era svolta con l’hashtag #YourJob).
Nel corso della giornata imprenditori e aziende hanno twittato le loro offerte di lavoro aggiungendo l’hashtag ufficiale dell’evento, #jobfair, e sono poi rimasti in attesa delle reazioni dei candidati. Questi, dal canto loro, avvistata un’offerta appetibile, hanno avuto la possibilità di rispondere alle offerte di lavoro twittando il proprio “Twesume” – così è stato ribattezzato il curriculum formato Twitter, un mini CV in 140 caratteri.
Ricerca di lavoro real time, dunque, affiancata da consigli e suggerimenti di esperti di lavoro e formazione, inviati anch’essi in diretta, nel corso del meeting virtuale: per chi è in cerca di un impiego la JobFair ha rappresentato la rara e preziosa opportunità di accedere a offerte di lavoro provenienti da tutta Europa, di averle tutte lì a portata di mano, tutte concentrate in un solo giorno.
In un’Italia in cui il 31% degli utenti Twitter utilizza la piattaforma per scopi professionali, il 38% di questi segue gli account Twitter di aziende per cui vorrebbe lavorare e il 40% ritiene che le aziende attive su twitter siano più trasparenti e dirette, JobFair può rappresentare un’ottima opportunità sia per l’azienda che per il candidato.
Per facilitare ai candidati la ricerca delle offerte in linea con il proprio profilo, aziende e selezionatori hanno corredato i loro tweet anche di hashtag relativi al luogo di lavoro (#Roma, #Torino, #norditalia) e alla posizione ricercata o settore relativo (#Manager, #programmatore, #Marketing).
Per farsi notare, nei Twesume i candidati hanno inserito gli hashtag più significativi – quelli in grado di descrivere al meglio le loro competenze e capacità – e, qui e là, anche link diretti ai CV, profili LinkedIn o siti web personali.
Tra gli account Twitter più attivi, vi erano sicuramente quelli delle agenzie per il lavoro, ma anche quelli “istituzionali”: @cliclavoro, @MinLavoro e il Ministro del Lavoro @PolettiGiuliano.
Quale occasione migliore della JobFair per attirare l’attenzione delle aziende e, perché no, cominciare ad averle come follower su Twitter?
Twitter non è l’unico social network utile per la ricerca di un lavoro…
oggi funziona molto anche la forma del video curriculum (c’è un’app per la ricerca di lavoro che sfrutta proprio questo specifico formato) e qualcuno ipotizza addirittura che i colloqui del futuro si faranno su Snapchat come ha già fatto McDonald’s!