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Ti piacerebbe avere un orto in casa per produrre i tuoi ortaggi a km zero, in modo assolutamente “naturale”? Con l’orto tecnologico questa idea diventa una possibilità concreta alla portata di tutti. Anche di chi non ha il pollice verde! Si tratta di un progetto unisce la tecnologia dell’Internet of Things al mondo green. Ne parliamo in questo articolo.
Partiamo dall’inizio. Il neologismo Internet of Things (letteralmente “Internet delle cose”) è stato coniato nel 1999 per indicare una nuova dimensione di internet: fa riferimento all’estensione della rete al mondo degli oggetti e dei luoghi concreti. Si tratta di un’idea per cui l’internet può “tracciare una mappa del mondo reale” ed interagire e comunicare con esso.
Degli esempi potrebbero essere i marciapiedi smart che ci indicano quando possiamo attraversare, la scatola di farmaci che ci notifica quando i farmaci stanno per terminare, i sistemi di domotica come Google Home e Google babysitter, capace di attivare un protocollo di emergenza nel caso in cui un bambino non venga sorvegliato per un tempo prestabilito. Ma trova applicazione anche nel mondo green.
Ma che legame c’è tra tecnologia e mondo green? L’idea è quella di sfruttare le nuove risorse tecnologiche per ridurre l’impatto ambientale e sviluppare stili di vita sostenibili.
Da questa intenzione nasce l’idea di orto urbano e orto domestico (un orto in casa, appunto) che consentirebbe di coltivare fiori e ortaggi anche a chi non ha a disposizione un pezzo di terra da dedicare.
Per realizzare un orto tecnologico non è necessario avere a disposizione un terreno. Questo si adatta anche alle pareti verticali oppure ad uno spazio domestico: si può infatti avere un orto in casa o un orto in terrazzo. L’orto domestico sfrutta prevalentemente i sistemi di ultima generazione di coltura idroponica, cioè senza terra. E se lo spazio è poco illuminato, non importa: le luci grow light potranno sopperire anche a questa mancanza.
Dalla prima ideazione ad oggi, sono state sviluppate diverse tipologie di orto in casa. Il principio di base è quello di una piccola serra in cui è possibile coltivare qualsiasi ortaggio, senza l’utilizzo di pesticidi e in qualsiasi periodo dell’anno. Nell’orto tecnologico le piante sono gli “oggetti” connessi alla rete. È compito dei sensori regolare temperatura, irrigazione e utilizzo di fertilizzante.
In questo nuovo orto hi-tech non si tiene conto soltanto della tecnologia. Vengono infatti sfruttate anche le conoscenze tradizionali relative all’agricoltura sinergica e alla permacultura. Ma tutto può essere controllato a distanza e grazie all’utilizzo di PC e smartphone.
Insomma: di sicuro con l’orto tecnologico non occorre avere il pollice verde per ottenere un buon raccolto!