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Eccola, la data che stavamo aspettando è arrivata: da oggi è finalmente possibile scaricare anche in Italia l’app Pokémon GO sui nostri smartphone. Difficile che negli ultimissimi giorni non ne abbiate sentito parlare: l’applicazione per iOS e Android a firma di Niantic Inc. e The Pokémon Company sta raggiungendo livelli di diffusione e popolarità incredibili, assumendo le dimensioni di un vero e proprio fenomeno virale di portata mondiale.
Tornano i Pokémon, dunque. Dopo il successo che ebbero negli anni Novanta come protagonisti del videogioco per console Nintendo, i piccoli esserini combattenti dai nomi più strani fanno il loro ingresso nel mondo digital contemporaneo, sbarcando… nella realtà aumentata.
Sì, perché nella nuovissima app potrete dare la caccia agli altri Pokémon che si trovano intorno a voi, nel mondo reale appena fuori della porta di casa. Tramite GPS, infatti, l’app rileva la loro presenza nell’ambiente circostante, dandovi la possibilità di scovarli, inseguirli al parco, in spiaggia, al museo – ovunque vi troviate o desideriate recarvi con il vostro smartphone – e sfidarli a combattimenti in palestra. Al termine dei combattimenti, l’unico modo di curare i vostri Pokémon sarà ricorrere a pozioni o revitalizzanti che si trovano nei Pokéstop sparsi in vari luoghi del mondo reale. E non è detto che li troviate nel primo Pokéstop in cui v’imbatterete, quindi… non potrete fare altro che continuare la vostra navigazione nella realtà aumentata!
Il download è gratuito, ma si tratta di un’app espandibile, il che significa che è possibile effettuare acquisti in-app a partire da 99 centesimi fino ad arrivare a ben 99,99€, per includere nuovi strumenti e funzionalità con cui portare il livello di sfida tra Pokémon a livelli ancora più eccitanti.
Guarda il video ufficiale
Dal momento della sua prima pubblicazione il 6 luglio negli Stati Uniti sul Play Store di Google e sull’App Store di Apple, l’app di videogaming in realtà aumentata ha fatto letteralmente impazzire gli utenti e non fa altro che continuare a crescere, sia in termini di download che di uso effettivo da parte dei suoi entusiasti sostenitori.
Il risultato è che Pokémon GO sta sbaragliando la concorrenza a ritmi imbarazzanti: il 7 luglio, il giorno successivo alla pubblicazione negli store statunitensi, aveva già battuto Tinder per numero di utenti, e appena 2 giorni dopo il lancio era già stata scaricata sul 5,16% dei dispositivi Android. Al momento si parla di 15 milioni di download, in costante crescita. Quanto agli utenti attivi giornalieri la situazione si complica, stavolta per Twitter, che sta per essere superata, e se parliamo poi dei minuti spesi online, l’app dei Pokémon batte persino quelle di Instant Messaging, come WhatsApp e Snapchat.
La diffusione virale dell’app, naturalmente, sta già facendo discutere, suscitando pareri discordanti.
A prescindere dai fan dei Pokémon e da chi sostiene sia un tentativo d’integrazione di gaming e realtà virtuale davvero unico, ben riuscito e divertente, c’è persino chi sostiene abbia effetti positivi sull’umore. È il parere del sito specializzato psychcentral.com che, analizzando i tweet entusiasti dei suoi utilizzatori, ha rilevato che a molti soggetti affetti da depressione Pokémon GO abbia fatto finalmente venir voglia di uscire di casa per dedicarsi alla caccia!
Quanto ai suoi detrattori, c’è chi afferma che l’app rappresenti un rischio per la privacy, perché le prime versioni per iPhone contenevano un errore, a causa del quale essa aveva accesso a tutti i dati del proprio account Google (necessario per iscriversi al gioco). L’errore, però, è stato corretto, e la nuova versione ha anche superato i crash e i blocchi che avvenivano durante le catture dei Pokémon e nelle palestre.
Qualcuno già è spaventato all’idea dell’alienazione e dipendenza che gli inseguimenti tra Pokémon potranno provocare: del resto, negli Stati Uniti, sindaci, dipartimenti di polizia e dei trasporti pubblici stanno già invitando a non usare l’app mentre si è alla guida; mentre il Museo Americano per la Memoria dell’Olocausto di Washington e il Cimitero Militare di Arlington hanno intimato i visitatori di smetterla di dar la caccia ai Pokémon tra tombe e luoghi di raccoglimento.