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Privacy Visor: occhiali anti riconoscimento facciale

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Privacy Advisor

Si chiamano Privacy Visor e come molte invenzioni tecnologiche arrivano dal Giappone. Stiamo parlando degli speciali occhiali anti riconoscimento facciale che consentono di proteggere la nostra privacy.

Come funzionano
Sono dotati di lenti speciali che riflettono, rifrangono e assorbono la luce di modo che le fotocamere di smartphone e tablet non riescano a mettere a fuoco il volto, contrastando così le tecnologie per il riconoscimento facciale.

Vantaggi per la nostra privacy
Questa tecnologia è stata studiata per proteggere la privacy delle persone minacciata dalle fotografie scattate da smartphone e tablet e poi diffuse sui social network senza il consenso dell’interessato. L’enorme diffusione dei social network e delle tecnologie di ricerca delle immagini, insieme alla diffusione di terminali portatili con fotocamera incorporata, infatti, ha portato ad una sempre crescente necessità di proteggere la propria privacy.

Il ricercatore Isao Echizen, in un’intervista al Wall Street Journal, ha dichiarato che questi occhiali hanno un’affidabilità del 90% e consentono agli utilizzatori di uscire tranquillamente per strada senza vedere violata la propria privacy.

Tali occhiali, sconsigliati per chi guida in auto, moto o anche in bicicletta, sono stati studiati per essere utilizzati in luoghi affollati, aree urbane o metropolitane, dove esiste un rischio reale di essere immortalati e finire pubblicati e condivisi sui social network senza il proprio consenso e magari a propria insaputa.

Svantaggi per la sicurezza?
Se da una parte questi occhiali sono legittimamente utili a proteggere la nostra privacy, dall’altra parte qualcuno potrebbe utilizzarli per celare la propria identità a telecamere di sicurezza in ambito di furti o rapine. Ad ogni modo Echizen afferma che i Privacy Visor sono il primo prodotto al mondo dotato di questa tecnologia. Spesso ci viene detto di non svelare le nostre informazioni personali agli altri, ma anche i nostri volti devono essere tutelati.

Gli occhiali sono creati dal National Institute of Informatics e dovrebbero entrare in commercio nel giugno 2016 a 30 mila yen, 220 euro circa.