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La Brexit impatterà anche sulla rete telefonica: dal 1 febbraio 2020 il Regno Unito non fa più parte dell’Unione Europea e questo addio comincia a far sentire i suoi effetti. Ecco cosa accadrà alle tariffe telefoniche (e al roaming) a partire dal 1 gennaio 2021.
Ad esattamente un anno di distanza, e quindi dal 1 gennaio 2021, nel Regno Unito non sarà più consentito utilizzare il roaming gratuitamente. Questo significa che i viaggiatori europei, per potersi connettere ad Internet e per effettuare chiamate, non potranno più sfruttare il traffico dati e i minuti del proprio abbonamento telefonico, ma saranno costretti a pagare la tariffa applicata dal proprio gestore per gli stati extra europei. L’alternativa è quella di sottoscrivere un abbonamento temporaneo con un operatore inglese.
L’Unione Europea ha introdotto uno strumento per permettere ai viaggiatori in giro per l’Europa di utilizzare tutti i vantaggi del proprio piano tariffario telefonico, anche nei paesi dell’Unione. Si tratta del Roaming Like at Home: per chiamate, SMS e traffico dati si applicano gli stessi costi del proprio Paese di origine. Il regolamento UE che ha abolito le tariffe di roaming è stato introdotto il 15 giugno 2017 e resterà in vigore fino a giugno 2022.
Per effetto della Brexit, però, nel Regno Unito questo non sarà più possibile.
Ancora per tutto il 2020 le disposizioni dell’Unione Europea resteranno in vigore, ma dal 2021 i cittadini in viaggio da e verso il Regno Unito dovranno pagare costi extra per chiamare e navigare online.
Tuttavia, non si esclude che nei mesi che separano dallo stop ufficiale, Unione Europea e Regno Unito possano trovare un dialogo proficuo che porti ad una soluzione che metta d’accordo le parti in causa, mantenendo valido il roaming like at home. Se così non dovesse accadere, si pensa che gli operatori possano comunque agevolare gli utenti, proponendo loro dei pacchetti speciali validi solo per una finestra temporale limitata.
Intanto il Governo inglese (e forse presto anche l’Europa), grazie ad una nuova legge approvata dal Parlamento, ha disposto che gli operatori britannici informino tempestivamente i clienti che si trovano all’estero appena viene superata la soglia di 45 sterline di traffico dati. Una volta raggiunto il tetto massimo, infatti, per continuare a navigare in Internet sarà chiesto il consenso dell’utente che potrà decidere autonomamente se superare, oppure no, quella soglia di spesa.