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Sai perché Facebook ha creato un decalogo per riconoscere le fake news?

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Facebook 10 regole per riconoscere le fake news

Facebook arrivano 10 regole per riconoscere le fake news

Il tema delle fake news è di grande attualità, visti i problemi legati alla dilagante diffusione online di tantissime notizie false che generano panico e disinformazione nel pubblico.

Facebook e il decalogo anti fake news

Come già fatto con il lancio del portale dedicato ai genitori (una guida per educare alla sicurezza online e all’uso del social), Facebook dimostra il suo impegno anche nella battaglia contro la diffusione delle bufale in rete. Per aiutare i suoi iscritti a barcamenarsi nel mondo della corretta informazione, infatti, il colosso americano Facebook ha stilato un vero e proprio decalogo per distinguere le notizie false o satiriche da quelle vere.

Come funziona il tool di Facebook contro le fake news

Dal mese di aprile anche in Italia è stato infatti introdotto nella piattaforma online un tool che si trova in cima al NewsFeed, proprio nella homepage del social network. Entrando all’interno del Centro Assistenza, ogni utente troverà una serie di consigli tecnici, e non solo, per fermare la diffusione di notizie non confermate e creare una comunità più informata e cosciente. Tra gli strumenti previsti c’è anche un comodo e veloce tool per verificare l’URL del sito, investigare sulle fonti e cercare online altre eventuali segnalazioni sul tema.

Perché Facebook combatte le fake news

Le notizie false e le bufale sono pericolose per la nostra comunità – ha affermato Adam Mosseri, vice presidente e responsabile del News Feed – perché rendono il mondo un luogo meno informato”. Per questo l’impegno di Facebook si concentra su tre aree chiave:

  • interrompere le possibilità di guadagno,
  • costruire nuovi prodotti per frenare la diffusione di notizie false
  • aiutare le persone a prendere decisioni più informate.

Facebook combatte le bufale con 10 consigli

Ecco il decalogo per individuare le fake news:

  1. Non fidarti dei titoli: sono spesso sensazionalistici e scritti in maiuscolo per attirare la tua attenzione;
  2. Guarda bene l’URL – ossia l’indirizzo del sito – perché molti siti cambiano solo una parola rispetto ai siti autentici;
  3. Fai sempre ricerche sulla fonte e verificane l’attendibilità e la reputazione;
  4. Fai attenzione alla formattazione: se noti qualcosa di strano nell’impaginazione o ci sono parecchi errori di battitura, forse ti trovi su un sito di spam;
  5. Fai attenzione alle foto: cerca online l’originale per verificare se è stata contraffatta o manipolata da mani esperte;
  6. Controlla le date perché spesso puoi trovare discrepanze tra la cronologia dei fatti realmente accaduti e quello che leggi nei siti di bufale online;
  7. Verifica le testimonianze: queste costituiscono infatti una prova di veridicità, e una mancanza di riferimenti chiari alle fonti dell’informazione potrebbe darti la conferma che la notizia è falsa;
  8. Controlla se altre fonti hanno riportato la stessa notizia: se non trovi le stesse informazioni anche su siti autorevoli sei di fronte ad una fake news, in caso contrario forse è vera;
  9.  La notizia potrebbe essere uno scherzo. Ultimamente sono tanti i siti che si occupano di cronaca satirica per far divertire il pubblico, quindi non lasciarti confondere e leggi bene la notizia per capire se è di carattere umoristico o meno;
  10. Alcune notizie sono intenzionalmente false, quindi non condividerle se hai il minimo dubbio. Il modo migliore per capire se sei di fronte a una fake news è sviluppare un senso critico razionale ed evitare di creare tu stesso disinformazione.

Altri mezzi di Facebook per combattere le bufale online

Oltre ai classici strumenti per segnalare una notizia ritenuta non vera, per frenare il fenomeno delle notizie false negli Stati Uniti è stata anche introdotta la possibilità di contraddistinguerle con un bollino rosso.
Facebook – nonostante non sia un’azienda editoriale – ha infine certificato il suo impegno contro la disinformazione aderendo alla News Integrity Initiative, un fondo da 14milioni di dollari che ha tra i firmatari anche Mozilla, Wikipedia, AppNexux, Betaworks, l’European Journalism Center, l’Unesco e tante altre fondazioni e università.
Con il Facebook Journalism Project, infine, il social network di Zuckerberg ha cercato di aiutare il lavoro di giornalisti ed editori attraverso la creazione di specifici tool e servizi – sviluppati insieme a università e organizzazioni – tutti dedicati a quelle categorie di professionisti che si occupano di campagne anti fake news e si impegnano nell’educazione delle comunità e nella diffusione di una corretta informazione.