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Gli smart speaker Google, Amazon, Apple e simili rappresentano il futuro e aprono una nuova frontiera nell’ambito della comunicazione, soprattutto per chi vuole velocizzare i tempi di ricerca e migliorare il proprio business. Molti però ignorano che quando si usa uno smart speaker è necessario impostare nel modo giusto la privacy.
Gli smart speaker sono dei dispositivi hardware intelligenti che funzionano in modalità wireless. Sono dotati di casse audio, microfono, sistema software (ovvero l’assistente vocale) e connessione wi-fi e rispondono ai comandi vocali che ricevono dagli utenti che li utilizzano.
In commercio si trovano diversi smart speaker con funzionalità differenti e dal design stiloso e futuristico. I più diffusi sono Google Home smart speaker, lo smart speaker di Amazon (Alexa) e lo smart speaker di Apple (Apple HomePod).
Gli assistenti vocali, oltre alla riproduzione di musica e video, sono in grado di gestire l’agenda personale, di fare ricerche online, di cercare un numero dalla rubrica telefonica grazie alla funzione di sincronizzazione, addirittura si possono collegare agli elettrodomestici di casa.
Quando diamo dei comandi allo smart speaker a rispondere è una voce dal tono naturale. Tutto ciò è merito dell’intelligenza artificiale che è sempre più presente nelle nostre vite.
Google smart speaker e simili ci ascoltano sempre: attendono i nostri comandi di attivazione e possono registrare tutto ciò che “sentono” una volta attivati. Anche se non li stiamo utilizzando, sono in allerta e basta una parola simile a quella di avvio per attivarsi e iniziare a registrare.
Questi dispositivi riescono a raccogliere molti dati che vengono poi messi a disposizione delle rispettive aziende (come Google, Amazon e Apple) per migliorare il servizio.
Tutto ciò, però, comporta inevitabilmente anche la perdita della privacy.
Per tutelare la propria privacy e limitare la diffusione incontrollata di informazioni attraverso gli smart speaker, l’utente può fare diverse cose.
Ne vediamo alcune di seguito:
Seguendo questi piccoli accorgimenti, si riduce di molto il rischio di far trapelare informazioni private al di fuori dell’ambiente domestico o lavorativo.