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Rob Heaton, un esperto di sicurezza, ha recentemente scoperto che è possibile tracciare le abitudini notturne di sonno e veglia delle persone semplicemente controllando la loro attività sulla nota app di messaggistica istantanea Whatsapp.
Ognuno di noi può infatti venire a conoscenza degli orari in cui un nostro contatto va a dormire e si sveglia grazie all’automatico aggiornamento dello stato online. Questa opzione, al contrario di quanto succede per l’orario di ultima connessione, è impossibile da disattivare, ed ogni volta che accediamo a Whatsapp per leggere o inviare un messaggio tutti i nostri contatti possono vedere che siamo “online”.
“Per gli utenti più assidui – ha affermato Heaton sul suo blog – l’ultimo e il primo orario di collegamento all’app sono una buona approssimazione dell’ora a cui vanno a letto e si alzano la mattina”.
Tutti i messaggi scambiati tramite l’app sono criptati per cui la nostra privacy in questo senso è sicuramente tutelata, ma cosa potrebbe succedere se alcune aziende private decidessero di monitorarci per scopi pubblicitari e commerciali? Per farlo basterebbero infatti solo un computer connesso ad Internet ed un’estensione di Chrome sviluppata con lo scopo preciso di spiarci. Molti utenti hanno ovviamente orari simili tra loro e sapere che ci svegliamo tutti alla stessa ora non dovrebbe destare particolare stupore, ma al tempo stesso è un nostro diritto, come rilevato anche da Heaton, decidere cosa far sapere agli altri e cosa tenere nascosto. La dicitura “online” accanto al nostro nome – a differenza di altre opzioni che possono essere nascoste ai contatti presenti nella lista Whatsapp – rimane infatti sempre presente e non si può far nulla per cambiarla.
In pochi giorni di tracciamento dello stato si potrebbero infatti già incrociare una grande quantità di dati ed avere una panoramica abbastanza completa delle nostre abitudini quotidiane. È giusto che da una funzione apparentemente così innocua sia reso pubblico quante volte ci svegliamo durante la notte e com’è la nostra vita sociale?
Queste informazioni in mano ad agenzie di credito o compagnie di assicurazioni sanitarie sarebbero davvero utili per capire cosa venderci. È questo che vogliamo? Ad oggi per gli utenti Whatsapp non esiste un modo per difendersi dal monitoraggio né per nascondere lo stato “online”, aspettiamo futuri risvolti.
Altrimenti, è possibile valutare delle alternative a Whatsapp: eccone 5 migliori e sicure.