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Le storie dei 5 innovatori che stanno cambiando il mondo tech

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innovatori tecnologici

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Il celebre magazine americano Rolling Stone ha recentemente pubblicato un interessante servizio dedicato agli uomini e alle donne che più di tutti stanno innovando e cambiando il mondo in cui viviamo. Questi eroi moderni del settore tech sono spesso poco conosciuti dal grande pubblico, ma hanno migliorato le vite di tutti noi con scoperte ed invenzioni che utilizziamo ogni giorno.

Classifica dei 5 innovatori tecnologici di oggi

Prendendo spunto dalla classifica statunitense scopriamo subito insieme chi sono i 5 innovatori più importanti di oggi e in che modo le loro idee influiscono sulla nostra quotidianità.

  • Elon Musk è stato definito da Rolling Stone “The Architect of Tomorrow” e in effetti le sue enormi doti nell’anticipare le tendenze di business tecnologico lo rendono davvero l’architetto del futuro. Musk ha 46 anni, è originario del Sudafrica ed è oggi forse l’unica persona al mondo ad aver avviato così tante società di successo planetario del calibro di PayPal, Tesla, SpaceX e Solar City, che valgono oggi miliardi di dollari. Non è un uomo d’affari ma un abile ingegnere pieno di talento – un “tecnologo” come lui ama definirsi – in grado di migliorare qualsiasi prodotto, scovando inefficienze nel design insieme a difetti e sviste e perfezionando tutto nel migliore dei modi. Oggi il suo patrimonio supera i 20 miliardi di dollari e questo lo rende uno degli uomini più potenti del mondo, con investimenti nel campo aerospaziale, dell’energia solare, delle auto elettriche – sua la prima auto sportiva elettrica Tesla Roadster ed il treno a levitazione magnetica Hyperloop – ed il più importante servizio di pagamento online del mondo, PayPal.
  • Daniel Gross guida le startup AI Grant e Y Combinator, si occupa di intelligenza artificiale e a soli 22 anni ha guidato un gruppo di apprendimento automatico con Apple. Con l’organizzazione senza scopo di lucro AI Grant finanzia progetti sperimentali e avveniristici, prestando grande attenzione ai temi legati al monopolio del mercato, specialmente nei confronti delle grandi aziende tecnologiche che controllano tutto. “Lo squilibrio di potere – dice Gross – potrebbe portare al controllo dei dati personali e ad un’estrema disuguaglianza sociale. Sono personalmente pronto a combattere per garantire che ci siano molte startup in competizione, non solo cinque compagnie monolitiche”.
  • Tristan Harris ha il tipico volto da bravo ragazzo americano e non è un caso che Rolling Stone lo definisca “l’etico della Silicon Valley” visto il suo impegno per “impedire alle tech company di sequestrare le nostre menti”. Harris è entrato a Google a 26 anni assumendo il ruolo di “designer etico e filosofo del prodotto” proprio per questa sua propensione verso il rispetto degli utenti. Oggi gestisce anche la fondazione Time Well Spent con la quale vuole rilanciare un “rinascimento del web design” che abbia al centro di tutto il bene della società e non il solo profitto.
  • Kyle Vogt è il giovane fondatore di Cruise Automation, una startup di successo che sviluppa auto automatiche, acquistata nel 2016 dal colosso General Motors – la terza casa automobilistica del mondo – per 1 milardo di dollari. Oggi Cruise ha una linea di produzione di 130 auto, tutte ad alti livelli di automazione grazie a mix diversificati di sensori laser, audio e telecamere che consentono un controllo digitale del traffico. Vogt promette presto, con lo sviluppo della guida automatizzata, di prevenire incidenti e salvare milioni di vite.
  • Brian Armstrong è il fondatore e amministratore delegato di Coinbase, un modo davvero semplice per comprare, vendere ed archiviare valute online come i Bitcoin. Gli utenti che hanno utilizzato questo sistema bancario sono stati 11,9milioni solo per lo scambio di Bitcoin, per un totale di 40miliardi di dollari spesi in beni digitali. Alcuni Paesi economicamente instabili, come l’Argentina, scelgono infatti di ricevere gli stipendi tramite questa valuta online. Secondo Armstrong presto Internet sarà completamente monetizzato e dietro ad ogni “mi piace” si nasconderà una somma di denaro direttamente connessa a quel click.