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Conosci il deep fake? Letteralmente “falso profondo”. Si tratta dell’ultima frontiera delle fake news e consiste nel falsificare immagini e video a supporto di queste con sofisticate manipolazioni. In questo articolo ti spieghiamo meglio di cosa si tratta e ti sveliamo come la tecnologia può contrastare il fenomeno con 2 app che riconoscono foto e video falsi.
Il regista e sceneggiatore americano Jordan Peele che recentemente condotto un esperimento con l’ausilio di alcuni software (come Fakeapp) che permettono di sovrapporre il volto di qualcuno al corpo di qualcun altro. Peele ha realizzato un video fake (molto realistico) in cui Obama tiene un discorso: parole che nella realtà non sono mai state pronunciate dall’ex Presidente USA.
L’esperimento ha l’obiettivo di mostrare le preoccupanti potenzialità della tecnologia al servizio del deep fake. In realtà è nella pornografia che si è diffuso inizialmente il fenomeno, con il montaggio di volti di VIP su contenuti per adulti. Ma, come dimostrato del video, l’applicazione di queste tecnologie anche in campo politico potrebbe produrre enormi danni d’immagine, manipolando pericolosamente l’opinione pubblica.
Un recente rapporto Censis ha rilevato che i video deep fake avrebbero già ingannato almeno un italiano su due. Una notizia fake ha minore potenziale virale e può essere smascherata più facilmente. Ma è sicuramente più complicato non credere ad immagini e video fake realizzati ad arte.
Per contrastare il fenomeno del deep fake, non si poteva che ricorrere alla scienza.
L’obiettivo finale è quello di far diventare la rete più sicura: si punta infatti a rendere le due app uno standard del settore ed essere utilizzate nelle principali piattaforme social (come Facebook, che già combatte le fake news), oltre ad essere integrate nelle stesse fotocamere digitali. Se questo accadrà, l’analisi delle foto pubblicate e l’eventuale riconoscimento di contenuti fake potrebbero diventare processi automatici.