
Le migliori app per riconoscere e valutare quadri
Riconoscere, valutare e acquistare quadri…a portata di un click! Hai un dipinto conservato in cantina oppure ne hai appena trovato uno in un mercatino? Scopr...
Riconoscere, valutare e acquistare quadri…a portata di un click! Hai un dipinto conservato in cantina oppure ne hai appena trovato uno in un mercatino? Scopr...
Festeggia questa giornata importante insieme alla tua mamma…e ad un bel film! Ogni anno, la seconda domenica di maggio, cade una ricorrenza molto speciale ch...
Proteggere i tuoi file sul PC tenendoli privati è possibile anche senza ricorrere all’installazione di software o programmi specifici. Come? Ad esempio, puoi...
Plastica monouso, cialde del caffè non riciclabili, illuminazione sempre accesa, utilizzo di tantissimi fogli per fotocopie e così via: sono numerose le cose...
Stai cercando di ricordare una serie tv che hai già visto su Netflix? Non ricordi il titolo dell’ultimo film che guardato? Vorresti consigliare degli a...
Grazie alla serie tv su Netflix, intitolata Mecoledì, la famiglia Addams è tornata a stupire ed emozionare sia i giovani che gli adulti! Ma, com’è nata quest...
Da sempre i nonni rappresentano un ruolo importante nelle famiglie: si prendono cura dei nipoti, tramandano ricette e tradizioni e, soprattutto, arricchiscon...
Per liberare spazio nell’armadio, guadagnare qualcosa…e fare scelte più sostenibili! Tra le numerose strategie che possiamo mettere in atto per tutelare l...
Il polo universitario americano MIT, una delle più importanti università del mondo nel campo della ricerca tecnologica, ha da poco messo a punto un particolare esempio di primo “tatuaggio vivente”, creato per rispondere in modo attivo a particolari stimolazioni esterne di sostanze chimiche che reagiscono sulla pelle.
Dopo l’invenzione di Skin in Motion, l’app in grado di trasformare i tatuaggi in voce e suoni, quest’ultimo passo verso i “tattoo interattivi” sembra proprio aver spinto la ricerca ancora più oltre, per toccare ambiti finora mai nemmeno immaginati.
I tatuaggi sono infatti da sempre un segno distintivo di chi sceglie di imprimere sulla propria pelle un disegno particolare, un nome o un simbolo evocativo per testimoniare l’appartenenza a un gruppo, a una società o anche solo per abbracciare un determinato canone estetico.
Grazie al Massachusetts Institute of Technology stanno però per arrivare questi nuovi tatuaggi che a prima vista possono sembrare dei normali adesivi molto sottili e trasparenti creati però con un inchiostro speciale, tramite stampa 3D, derivato da alcuni particolari batteri vivi e modificati, pronti a reagire alle sollecitazioni esterne. Questi Advanced Materials di cui sono composti i nuovi tattoo sono infatti dotati di particolari sensori biologici sensibili alla luce, al cambiamento della temperatura e all’ambiente circostante in generale. Miscelati insieme con una sospensione di idrogel – un mix di acqua e polimeri – sono studiati per illuminarsi a causa di determinati stimoli e formare strutture e dispositivi tridimensionali con i quali interagire. La forma di questi adesivi è tipicamente ad albero e le ramificazioni sono date dalla tecnologia 3D, strato dopo strato, dalle cellule sensibili intelligenti stampate con composti chimici e molecolari differenti.
Grazie a questa ricerca sui tatuaggi interattivi si sta aprendo la strada ai computer indossabili che funzioneranno in modo simile a come i migliori film di fantascienza hanno immaginato negli anni. “È un obiettivo ancora lontano – ha sostenuto uno dei ricercatori del MIT, Hyunwoo Yuk – ma crediamo di essere in grado di stampare piattaforme computazionali viventi che possano essere indossate”. Ad oggi i possibili impieghi di questi tatuaggi viventi sono in primis nell’ambito farmacologico per il rilascio e il monitoraggio della salute dell’uomo, per la creazione di capsule per l’impianto chirurgico e per i farmaci stessi.
A proposito di tecnologia indossabile…
Ti presentiamo Neil Harbisson: ecco chi è il primo uomo cyborg.