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La telemedicina è il complesso di tecniche, informatiche quanto mediche, che consentono di prendersi cura di un paziente a distanza, o comunque di erogare servizi sanitari da remoto, grazie alla connessione internet. Ne parliamo in questo articolo.
Le prime sperimentazioni hanno consentito ai medici di curare pazienti che si trovavano a centinaia di chilometri di distanza, anche in luoghi remoti (ad esempio, i lavoratori su piattaforme petrolifere).
In Italia è possibile collocare la nascita della telemedicina nel 1976, quando furono praticati i primi elettrocardiogrammi a distanza con l’aiuto della SIP (la vecchia Società Italiana per l’Esercizio delle Telecomunicazioni) che mise a disposizione un vero e proprio cardiotelefono.
Da allora i pazienti a distanza sono aumentati in maniera esponenziale. Basti pensare che nel 2002 gli assistiti da remoto erano già 12mila.
Attualmente diversi enti di ricerca, società scientifiche e lo stesso Ministero della Salute collaborano a vari progetti, come il Programma Nazionale di Ricerca e Formazione in Telemedicina del MURST.
L’avvento e lo sviluppo di internet e delle nuove tecnologie hanno senz’altro favorito questi nuovi approcci. Basti pensare alle app capaci di raccogliere in tempo reale i parametri del paziente per poi inserirli in un vero e proprio dossier sanitario.
In tal senso, per citare uno degli esempi italiani più virtuosi, è possibile far riferimento a htn telemedicina di Brescia. Nell’aprile del 2020, inoltre, c’è stato il varo della telemedicina del San Raffaele di Milano.
Come abbiamo accennato, la telemedicina ha fatto passi da gigante anche grazie all’hi-tech, avvalendosi ad esempio di saturimetri (oggi disponibili persino all’interno degli smartwatch) e misuratori di pressione digitali.
A seconda dell’ambito di intervento, la telemedicina può essere divisa nelle seguenti branche:
La telemedicina presenta degli innegabili vantaggi. Vediamone qualcuno:
Come tutte le cose, oltre ai vantaggi, anche la telemedicina presenta degli svantaggi legati ad inevitabili limiti rispetto alla medicina tradizionale “in presenza”. Vediamone qualcuno:
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