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Scopri Too Good To Go e le 5 migliori app contro lo spreco alimentare!

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Too Good To Go

Too Good To Go

Lo spreco alimentare non è solo una cattiva abitudine, ma è anche un danno per l’ambiente. Soltanto nell’ultimo anno in Italia sono stati sprecati 27 kg di cibo a persona. Un valido alleato per favorire un’economia circolare e sostenibile è rappresentato dalle app ideate per aiutare a cucinare senza sprecare cibo e mangiare in modo salutare risparmiando sostenendo iniziative che puntano ad evitare lo spreco alimentare nei punti vendita. Too Good to Go e non solo: vediamo quali sono le app più interessanti contro gli sprechi alimentari

Spreco alimentare: i dati  

Lo spreco alimentare domestico incide per circa il 50% sullo spreco complessivo del cibo del pianeta. In Italia questo spreco costa quasi 10 miliardi l’anno, sommando quelli domestici a quelli relativi a produzione e distribuzione del cibo. Quasi 2 milioni ogni anno sono le tonnellate di cibo “buttate” nel Belpaese ei stima che circa un terzo del cibo venga gettato via ogni giorno. 

Le app contro lo spreco alimentare sono in pista ormai da qualche anno e stanno contribuendo attivamente a mitigare la portata del problema. In Italia l’attenzione agli sprechi alimentare e al loro impatto ambientale è particolarmente alta:un cittadino su due ha dichiarato il suo impegno e la sua sensibilità nei confronti del tema e in questo senso il connubio spreco alimentare – app agevola la missione. 

Too Good to Go: cos’è e come funziona

Nata in Danimarca nel 2015, To Good To Go si propone l’obiettivo di salvare il cibo, sensibilizzare la società sulle problematiche inerenti lo spreco alimentare e preservare l’ambiente. 

L’applicazione per smartphone consente a commercianti e ristoratori di mettere in vendita a prezzi ridotti il cibo rimasto invenduto a fine giornata. Il box Too Good To Go è riservato ai consumatori: consente loro di acquistare il cibo a un terzo del prezzo di vendita. 

In Italia il servizio è attivo da marzo 2019 ed è presente in più di 60 città, con 13.000 negozi aderenti, 3 milioni e seicentomila box vendute e oltre 4 milioni di utenti registrati. 

Too Good To Go è a Roma e non solo: tra le città aderenti rientrano tutti i principali capoluoghi come Milano, Torino, Verona, Bologna, Napoli, Genova e Firenze. 

Il funzionamento dell’app To Good To Go è molto semplice. Ogni commerciante ha la possibilità di indicare la quantità di Magic Box disponibili, in base al cibo invenduto che prevede di avere a fine giornata. I consumatoripossono geolocalizzarsi, cercare i locali aderenti all’iniziativa e acquistare pasti a prezzi ridotti.. La Magic Box si può pagare tramite l’app con carta, Paypal o con i servizi Apple Pay o Google Pay. Per ritirare la Magic Box basta recarsi al negozio nella fascia oraria specificata e mostrare conferma di acquisto al negoziante tramite app. 

Il Patto contro lo Spreco Alimentare

Too Good To Go ha creato anche una comunità di grandi partner uniti per combattere lo spreco alimentare. Oltre a sensibilizzare e informare i consumatori, si prefigge l’obiettivo di portare avanti azioni concrete che abbiano impatto sul pianeta. Le 5 azioni sono:

  • Etichetta consapevole: per spiegare in modo chiaro e sensibilizzare il consumatore sulla corretta interpretazione delle etichette dei prodotti;
  • Azienda consapevole: per comunicare in maniera efficace ai dipendenti l’impegno contro lo spreco alimentare e responsabilizzarli sull’argomento;
  • Consumatore consapevole: per informare e sensibilizzare il consumatore finale sul tema degli sprechi alimentari;
  • Supermercato contro lo spreco: per supportare la grande distribuzione nella lotta allo spreco alimentare all’interno del punto vendita;
  • Fabbrica contro lo spreco: per diminuire gli sprechi alimentari dei prodotti rimasti in magazzino e destinati allo smaltimento.

Altre 5 app contro lo spreco alimentare

Too Good To Go non è l’unica app a combattere la piaga degli sprechi alimentari. Ecco altre 5 applicazioni che puoi scaricare sul tuo smartphone per sostenere questa importante battaglia:

  • Myfoody: questa app permette di visualizzare quali siano i prodotti in scadenza nei supermercati e salvare quelli preferiti. Una volta acquistati, a prezzo estremamente scontato (fino al 50%), è sufficiente recarsi presso il punto vendita e ritirarli. Grazie alla sezione “Impara”, l’app si prefigge l’obiettivo di ridurre gli sprechi alimentari anche all’interno delle mura domestiche.
  • UBO (Una Buona Occasione): lo scopo di questa app è quello di far durare il più a lungo possibile i prodotti acquistati. Per oltre 500 alimenti sono infatti presenti notizie, consigli e suggerimenti su come, dove e per quanto tempo conservarli. Le info sono divise per alimenti cotti e crudi, preconfezionati e sfusi, freschi e surgelati. Inoltre sono presenti notizie sulle porzioni raccomandate, sull’impronta idrica e sugli apporti nutrizionali. E, ancora, sul riutilizzo degli avanzi e degli scarti, sulla stagionalità della verdura e su come fare correttamente la lista della spesa.
  • BringTheFood: questa app è ad uso degli enti caritatevoli per la gestione delle donazioni alimentari. Tutte le donazioni transitano su reti private e sono visibili solo ai diretti interessati, ovvero agli enti e ai volontari collegati ad ogni specifico donatore. BringTheFood consente ai donatori di effettuare analisi sullo spreco generato e di introdurre politiche di riduzione degli sprechi. Ideata nel 2012 dalla Fondazione Bruno Kessler di Trento, l’app si presenta dunque come una vetrina digitale al servizio dei ristoranti che intendono raggiungere i clienti a domicilio senza sprecare risorse. Inserendo sulla piattaforma il cibo che si vuole donare, si viene contattati da associazioni ed enti no profit in grado di portarlo ai più bisognosi.  
  • ThinkAbout: è la piattaforma di eCommerce che salva i prodotti ancora buoni ma con qualche difetto. Si tratta di quei prodotti che verrebbero scartati dai produttori. In questo modo viene permesso alle aziende di offrirli ai propri lavoratori con sconti fino al 50%. I produttori hanno l’opportunità di comunicare, ogni settimana, i cibi adatti al consumo che non possono essere messi sul mercato a causa di difetti. I dipendenti dell’azienda possono acquistarli, riceverli direttamente in azienda o a casa in soli 2 giorni. 
  • Eco dal frigo: quante volte ci troviamo nelle condizioni di non sapere cosa inventarsi con ciò che resta nel nostro frigorifero? Questa app risponde proprio a tale esigenza, stimolando l’utente a inventare qualcosa con ciò che resta in frigo. Mai come in questo caso si impara, e si fa un favore all’ambiente, divertendosi. Tramite l’app è possibile selezionare l’ingrediente rimasto in frigo e scovare le combinazioni che permettono di trasformarlo in una ricetta sfiziosa.

Insomma, se anche tu vuoi fare qualcosa per l’ambiente, non ti resta che scaricare qualcuna di queste app per cominciare a fare la tua parte e ridurre il tuo spreco alimentare!