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Dopo la truffa degli SMS falsi sul “pacco non consegnato”, i cybercriminali tornano in scena con la “truffa della Polizia Postale”. Nella nuova campagna di phishing, i malintenzionati del web cercano di estorcere alle vittime denaro e dati sensibili annunciando una presunta indagine penale a loro carico. In questo articolo ti spieghiamo meglio cos’è la truffa della Polizia Postale, come riconoscerla subito e come denunciare la truffa alla Polizia di Stato.
La “truffa della Polizia Postale” è l’ultimo raggiro ideato dai cybercriminali. Si tratta di una truffa svuota conto che si cela dietro una falsa e-mail con la quale la vittima viene informata di una presunta indagine penale a suo carico condotta dalla Polizia di Stato. Alla vittima viene richiesto di rispondere con urgenza alla e-mail per evitare di andare incontro ad un arresto immediato.
La frode, in questo caso, tira in ballo persino nomi di funzionari di spicco: come il nome del Direttore Generale della Polizia Italiana, della Polizia Postale, dell’Europol o di altri rappresentanti delle forze dell’ordine.
Chi è vittima della truffa online della Polizia Postale, riceve una e-mail con le seguenti caratteristiche:
Se il destinarlo commette l’errore di rispondere alla e-mail, si espone a successive richieste di pagamenti o di dati personali.
Da alcune settimane la Polizia di Stato ha reso noto uno dei testi della nuova truffa.
La e-mail truffa informa il destinatario di un’indagine a suo carico per reati pedopornografici. Il testo, che punta a causare agitazione nel destinatario, intima alla vittima di rispondere entro 72 ore per presentare delle “giustificazioni” a riguardo. In caso contrario si procederà con il suo immediato arresto e con la divulgazione delle notizie di reato a suo carico.
Come spesso avviene nello smishing, anche nel phishing i criminali informatici puntano sul carattere di urgenza di una risposta da parte della vittima. Quest’ultima, sentendosi sotto pressione, a volte agisce senza riflettere e cade nella trappola.
Nel caso della “mail truffa della Polizia Postale”, l’agitazione della vittima è ancora più grande poiché, secondo la minaccia, se non risponde in tempi brevi, rischia addirittura l’arresto.
Se si riceve una e-mail che presenta le caratteristiche elencate, la prima cosa da fare è non aprirla e non rispondere al messaggio.
La truffa va poi denunciata alle forze dell’ordine anche attraverso la segnalazione online sul sito del commissariato della Polizia Statale.
La Polizia di Stato ricorda agli utenti web che nessun rappresentante delle forze dell’ordine contatterebbe direttamente i cittadini (attraverso e-mail o messaggi) per richiedere di effettuare pagamenti o di fornire dati sensibili.
Il loro consiglio (e anche il nostro) è di fare sempre attenzione perché le truffe dei criminali informatici sono sempre dietro l’angolo. Ricordati quindi di utilizzare sempre una rete Internet sicura, un filtro antispam installato nel provider di posta e soprattutto un ottimo antivirus.