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La nostra esistenza digitale non è poi così del tutto virtuale come si possa pensare: nasce e si sviluppa online, è vero, ma è resa possibile da strutture fisiche, cioè entità molto… concrete.
Viviamo infatti immersi in quella che è ormai nota come “infosfera”: un universo invisibile di informazioni che viaggiano tra milioni di stazioni radio, celle telefoniche, router e ripetitori Wi-Fi, cavi sotterranei e satelliti aerei, trasportate da centinaia di migliaia di segnali cablati, radio e wireless.
Segnali che mettono in comunicazione i dispositivi – radio, cellulari, tablet e PC – con cui scambiamo quotidianamente queste informazioni, creando campi elettromagnetici fatti di impulsi e onde.
E se potessimo vedere la fitta rete di onde in cui ci muoviamo? Forse ci renderemmo davvero conto di quanto la tecnologia sia potente ed onnipresente, di quanto in fondo sia, oltre che digitale, anche molto “fisica”.
C’è una app da poco disponibile su Apple Store e sviluppata specificamente per iPad che permette proprio questo: la visualizzazione della rete di reti in cui siamo immersi. Si chiama Architecture of Radio ed è il prodotto dell’ingegno creativo di un designer olandese, Richard Vijgen, che nei suoi lavori, installazioni video o visualizzazioni interattive di dati, usa pixel e porzioni di codice per descrivere il mondo.
Architecture of Radio rientra in una di queste operazioni di visualizzazione di dati: nasconde ciò che è abitualmente visibile per svelare l’invisibile nascosto al di là. Basata su un set di dati relativo alle strutture che emettono segnali radio e wireless – 7 milioni di stazioni radio della rete cellulare, 19 milioni di router Wi-Fi e centinaia di satelliti – e grazie alla localizzazione GPS, la app capta i segnali presenti nell’ambiente circostante l’iPad e poi ne fornisce sul suo display una rappresentazione a 360 gradi.
Uno spettacolo davvero ipnotico che impedisce di staccare lo sguardo dallo schermo: le fonti dei segnali appaiono come triangoli allungati, mentre le onde radio e Wi-Fi assumono l’aspetto di sfere le cui dimensioni variano al variare dell’intensità dell’emissione.
Ad accrescere la suggestione e l’interazione con l’universo di onde dell’infosfera c’è un segnale audio che accompagna la visualizzazione delle onde statiche.
Fino ad aprile 2016 una site specific version dell’app sarà in mostra presso lo ZKM Center for Art and Media di Karlsruhe, in Germania, supportata da un’infrastruttura di comunicazione connessa direttamente con lo spazio espositivo.
Nei primi mesi del 2016 Architecture of Radio sarà disponibile anche per i dispositivi Android.
Curiosi di dare uno sguardo all’infosfera?